Quartieri Napoli

Gianni Mina’ cittadino di Napoli, ricordando Massimo e Pino

Pubblicato da
Condivid

La rubrica telefonica declinata come una formazione di calcio in omaggio a uno sketch con Massimo Troisi (“fratelli Taviani, Little Tony, Toquinho, Troisi”). E poi il ricordo di Pino Daniele con Lina Sastri che commuove interpretando a cappella ‘Napule e”. E ancora, tanti ricordi sparsi, come la telefonata a casa di Eduardo De Filippo, le interviste a Maradona, Fidel Castro e Mohamed Ali’ e tanti altri ancora. E’ stato un mix di emozioni e nostalgia, con dei convitati di pietra, i tanti napoletani illustri amici di una vita che non ci sono piu’, la cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria a Gianni Mina’, giornalista, scrittore, innamorato del Sudamerica, di Cuba e tanto altro ancora. Nella sala dei Baroni, al Maschio Angioino, a rendere omaggio al giornalista – torinese di nascita ma con Napoli nel cuore -, c’erano tra gli altri Lina Sastri, il maestro Beppe Vessicchio, i Fatebenefratelli, Fausta Vetere della Nuova Compagnia di Canto Popolare e l’avvocato Vincenzo Siniscalchi che ha svolto un’orazione in omaggio al neo concittadino. Non sono mancati all’appuntamento, facendosi vivi con una clip, anche Teresa De Sio e Renzo Arbore, fuori Napoli per impegni artistici. “Con Maradona – ha ricordato Mina’ – ho dovuto fare un grosso lavoro di conoscenza perche’ lui ha molti difetti, pero’ e’ una persona leale. Ma se tu giornalista fai uscire di lui l’immagine di una persona di mezzo, senza spina dorsale, non hai fatto un buon lavoro. Questa citta’ e’ la fabbrica di tutto quello che io ho amato nei miei anni di giornalismo, ho sessanta anni di mestiere, ho visto passare tante cose e dirne altrettante. Ho nostalgia dell’epoca in cui mi alzavo, tiravo su la cornetta del telefono e raccontavo qualche cosa che Massimo (Troisi, ndr) avrebbe banalizzato facendo ridere la gente. Nel mio mestiere ho cercato di avere sempre rispetto umano, curiosita’ e passione. Forse per questo sono stato epurato e sono andato in America a far delle cose con Robert Redford”. In chiusura un pensiero per l’amata Cuba e sull’essere napoletano: “Fidel Castro e’ un personaggio della storia anche se i nostri governanti spesso lo dimenticano. Cuba e’ ancora li’, e’ morto il Comunismo, e’ morto il Capitalismo, e Cuba e’ ancora li’. Vuol dire che non e’ tanto male questo regime come viene detto. E trovo pericoloso che il presidente degli Usa vada a dettare la linea a Londra”. “Cosa significa essere napoletano? Sapere che ci sara’ sempre qualcuno che avra’ solidarieta’ per te”. La cerimonia e’ stata preceduta da un momento di raccoglimento in omaggio a Rosario Padolino, il commerciante morto oggi a Napoli a causa della caduta di un cornicione da un edificio di via Duomo.

Pubblicato da