Dimesso dall’ospedale il carabiniere Casertano ferito nell’agguato in Puglia in cui morì il collega

SULLO STESSO ARGOMENTO

“Sono felice di tornare a casa. L’affetto della famiglia sara’ il mio percorso riabilitativo”. Dopo un mese e cinque giorni di ricovero Pasquale Casertano, il carabiniere 23enne ferito nell’agguato del 13 aprile scorso a Cagnano Varano, in cui fu ucciso il maresciallo Vincenzo Di Gennaro, lascia l’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. In mattinata è stato dimesso e si e’ subito messo in viaggio verso casa, a Caserta. Quando è venuto a trovarmi “Luigi, il padre del maresciallo – ricorda Casertano mi ha ringraziato per aver tentato di salvare la vita di Vincenzo e poi ha aggiunto che in me rivedeva suo figlio.  Torno alla vita normale – ha aggiunto Casertano – ma con la convinzione che un pezzo del mio cuore rimarrà sempre qui, accanto al maresciallo Vincenzo Di Gennaro”. Poi il carabiniere ripercorre i momenti della lunga degenza. “Durante le festività pasquali sono venuti a trovarmi i familiari di Vincenzo. E’ stato un momento emozionante soprattutto l’incontro con Luigi”. “Non so dire con precisione quando ritornerò in servizio – conclude – ma sono certo che quando sarò pronto ritornero’ al 100%”. In un video ricorda il maresciallo Di Gennaro “fratello maggiore, persona che porterò per sempre nel cuore. Queste cose non si dimenticano mai ma vanno solo affrontate e superate. Bisogna solo andare avanti. Lui rimarrà per sempre nel mio cuore”. Il carabiniere, nel video diffuso sul canale Youtube dall’ospedale ‘Casa Sollievo della Sofferenza’, ringrazia “tutti i cittadini e la società civile che mi sono stati vicini in questo periodo brutto e particolare, anche solo tramite un messaggio o con i social, in particolare i bambini delle scuole che mi hanno scritto delle bellissime lettere d’affetto nei miei confronti che mi hanno emozionato davvero tanto. Quindi li ringrazio di cuore. Ci tengo anche a ringraziare soprattutto l’Arma dei carabinieri – prosegue Casertano – che mi è stata vicino in modo molto affettuoso e si è dimostrata davvero una grande famiglia. E’ stato molto importante il suo apporto e l’apporto dei colleghi che mi sono stati vicino tutti i giorni in qualunque momento da quando sono arrivato qui in ospedale fino adesso che è l’ultimo giorno di degenza e anche dopo sarà sicuramente così. Poi voglio ringraziare tutta l’equipe medica della Chirurgia Addominale 1, in particolare la dottoressa Barzocchi, primaria, colei che mi ha operato, tutti gli infermieri e gli operatori socio-sanitari che mi sono stati vicino, oltre che dal punto di vista clinico, anche psicologico. Quando c’era da scambiare due chiacchiere lo si faceva. Mi hanno aiutato molto in questo periodo a superare questa degenza molto lunga”, conclude il militare.




LEGGI ANCHE

Mondo convenienza multata per 3,2milioni di euro: irregolarità in consegna e post-vendita

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha imposto una multa di 3.2 milioni di euro a Iris Mobili. Quest'ultima è l'entità aziendale dietro l'importante marca Mondo Convenienza. Tale decisione è stata presa a seguito delle scoperte delle condotte illecite. Tali comportamenti sono stati notati nelle fasi di consegna e montaggio dei mobili e arredi. Inoltre, i consumatori hanno riscontrato ostacoli nella godibilità dei beni acquistati. Questi problemi si sono dimostrati una violazione grave delle...

La Resurrezione di Cristo rivive nelle opere di Fernando Mangone

**La Resurrezione di Cristo: un'interpretazione artistica attraverso i secoli** La storia dell'arte è ricca di opere che narrano il mistero della vittoria di Cristo sulla morte, tema affascinante per numerosi artisti dall'antichità ai tempi moderni. Fernando Mangone, con il suo polittico, omaggia questo grande mistero attraverso un percorso che attraversa secoli di evoluzione artistica. Da Giotto a Marc Chagall, ogni artista ha espresso la Risurrezione con il proprio linguaggio espressivo unico, contribuendo alla...

Castellammare choc: in rete tutte le immagini dell’omicidio di Alfonso Fontana

Era arrivato con qualcuno a Torre Annunziata la sera in cui fu ucciso Alfonso Fontana, il rampollo della nota famiglia di camorra dei "Fasano" di Castellammare di Stabia. Per il suo omicidio è in carcere da un mese uno dei boss del quartiere Moscarella, Catello Martino detto "puparuolo". La novità investigativa per i soli media la si evince da un video , che stava circolando in rete da due giorni e che è stato diffuso...

Si è pentito il super boss Francesco Schiavone “Sandokan”

Un terremoto nel mondo camorristico: il boss dei Casalesi, Francesco Schiavone "Sandokan", dopo 26 anni dal suo arresto, ha deciso di collaborare con la giustizia. La notizia, riportata da Cronache di Caserta, ha sconvolto la comunità casalese e rappresenta una svolta epocale nella lotta contro la camorra. Un regno di terrore che si sgretola. Sandokan, 71 anni, era considerato l'uomo che ha spodestato Antonio Bardellino, altro noto capoclan. Arrestato nel 1998 e condannato all'ergastolo per diversi...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE