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Voto di scambio politico mafioso a Cava, il Riesame: "Polichetti vada in carcere"

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I giudici hanno disposto la custodia cautelare in carcere, che, però, sarà efficace soltanto quando arriverà il via libera definitivo da parte della Cassazione
Il tribunale del Riesame ha accolto il ricorso della Procura di Salerno in merito alla richiesta di arresto, formulata dalla Procura, nei confronti dell’ex sindaco di Cava de’ Tirreni Enrico Polichetti, accusato di scambio elettorale politico mafioso.

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I giudici hanno disposto la custodia cautelare in carcere, che, però, sarà efficace soltanto quando arriverà il via libera definitivo da parte della Cassazione. Il provvedimento, infatti, è stato impugnato dall’affocato difensore del politico metelliano, Marco Salerno.
Lo scorso gennaio il tribunale del Riesame ha respinto il ricorso presentato in appello dal pm Vincenzo Senatore, che aveva chiesto il carcere per il politico metelliano accusato di scambio elettorale politico-mafioso. Il nome di Polichetti è comparso nell’inchiesta più ampia, quella di associazione per delinquere finalizzata all’usura, estorsione e spaccio di droga. Per gli inquirenti i due filoni di indagini sono paralleli, mentre per i giudici non è così. A fare il nome del politico metelliano era stato il pentito Giovanni Sorrentino, secondo il quale avrebbe ottenuto l’appoggio di Zullo e dei suoi familiari in occasione delle ultime elezioni amministrative. A giugno inizierà il processo, nel corso del quale Polichetti proverà a dimostrare la sua estraneità ai fatti.

Articolo pubblicato il 18 Aprile 2019 - 10:37 - Redazione Cronaca

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