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Abolita la misura di sorveglianza speciale a carico di Luigi Di Sarno, 50enne di San Cipriano d’Aversa, che per il clan dei Casalesi, fazione Schiavone, riciclava e reimpiegava somme di denaro nonché investimenti in proprietà immobiliari nel Nord Italia.
Condannato per queste vicende dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che gli applicò la misura di sorveglianza dopo aver scontato la relativa pena per riciclaggio, è stato accolto il ricorso in Cassazione presentato dal difensore di fiducia di Di Sarno, l’avvocato Ferdinando Letizia, i giudici hanno annullato senza rinvio la misura di sorveglianza speciale con effetto retroattivo.
Di Sarno finì in manette assieme ad altre 10 persone nell’ambito di una operazione coordinata dalla DDA di Napoli sul riciclaggio del denaro della camorra tra Lazio, Emilia Romagna e Campania, con il blitz della Guardia di Finanza partito da Pisa.
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