E’ricoverato in rianimazione all’ospedale di Cona, nel ferrarese, Michele Castaldo, 57 anni, l’uomo condannato per l’omicidio di Olga Mattei, dopo il tentato suicidio in carcere ingerendo farmaci. Le sue condizioni permangono gravi: sarebbe in coma. Prima del gesto, l’uomo ha scritto una lettera al suo legale nel quale annunciava l’intenzione di farla finita. Nei giorni scorsi, la Corte d’Appello di Bologna – accogliendo l’attenuante della “tempesta emotiva” per l’omicidio, commesso con le aggravanti della gelosia e dei futili motivi – aveva ridotto la pena a Castaldo da trenta a sedici anni, provocando numerose iniziative di protesta, fra cui un presidio sotto il tribunale del capoluogo emiliano. Il caso di Olga Matei e’ stato ricordato ieri sera a Rimini nel corso delle manifestazioni contro la violenza dell’8 marzo, giornata della donna.
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