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Reddito di cittadinanza: porte chiuse ai pregiudicati

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“Non ci sara’ spazio per chi ha guai con la giustizia, il reddito andra’ a chi ne ha davvero diritto e non si potra’ fare i furbi. Ecco perche’ con un emendamento al decreto su Reddito e Quota 100 abbiamo previsto la sospensione dell’erogazione del beneficio per i richiedenti a cui e’ applicata una misura cautelare, per i condannati anche con sentenza non definitiva – se si tratta di reati di tipo mafioso o terroristico e di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche – e per i latitanti. Inoltre per i condannati sempre per reati gravi non sara’ invece in alcun modo possibile accedere al beneficio”. Cosi’ in una nota la Angela Salafia, capogruppo M5s in commissione Giustizia della Camera, che aggiunge: “L’emendamento e’ stato approvato anche sulla base del parere dato in commissione Giustizia e prevede che le risorse recuperate a seguito della sospensione vadano al Fondo di rotazione per la solidarieta’ alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive, dell’usura e dei reati internazionali violenti nonche’ agli orfani dei crimini domestici e agli interventi in favore delle vittime del terrorismo e della criminalita’ organizzata. Una norma di buon senso che rafforza ancor di piu’ questo strumento, assicurando maggiori controlli, piu’ tutele per i beneficiari del reddito e una piu’ giusta redistribuzione delle risorse”, conclude.

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