‘Gli angeli non vogliono lacrime, ma sorrisi’, muore a 17 anni e la famiglia dona gli organi

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“Roberto è nella schiera degli angeli e finalmente è felice. Gli angeli non vogliono lacrime, ma sorrisi…..”, ha scritto la mamma Daniela per ricordare il suo figlio Roberto, morto a 17 anni dopo un mese di agonia per le conseguenze di un incidente stradale avvenuto in via Epomeo a Soccavo. lei e il marito Pasquale alla fine hanno fatto un ultimo gesto di amore verso il proprio figlio decidendo di donare i suoi organi per dare la possibilità ad altre persone di sopravvivere e vivere meglio. Roberto Palma, 17 anni di Soccavo, studente del Liceo scientifico Tito Lucrezio Caro di Napoli è morto due giorni fa all’ospedale Monaldi di Napoli dopo essere stato ricoverato al Cardarelli il 15 febbraio scorso per i traumi riportati in un incidente con il suo scooter. In entrambi gli ospedali i medici hanno fatto di tutto per strapparlo alla morte. Lui ha lottato come un leone ma alla fine il suo cuore ha ceduto. “Oggi in paradiso si è aggiunto un Angelo, riposa in pace figlio mio. Ti amo, il Signore è al tuo fianco”, aveva scritto il padre Pasquale nell’annunciare la morte dei figlio. La bacheca facebook del ragazzo è stata inondata di ricordi e commenti di amici, parenti, conoscenti e anche dei docenti della sua scuola. Tutti ricordano il suo carattere gioviale con il sorriso sempre pronto.”Non faccio altro che Guardare la tua foto e dire xké Dio …xké non ci hai fatto qst miracolo… non è giusto dare un dolore così forte ad una madre che giorno dopo giorno fa sacrifici per crescere un figlio… e tu Dio cosa fai ..te lo prendiii… noo non si accetta… mai si accetterà riposa in pace Angelo bello tvb tantissimo tesoro mio vegliera’ sempre su di te❤”, ha scritto una conoscente sulla sua pagina facebbok. Intanto in attesa dei funerali va avanti l’inchiesta che deve stabilire eventuali responsabilità del conducente della Peugeot contro la quale il pomeriggio del 15 febbraio scorso in via Epomeo si schiantò lo scooter con in sella Roberto e un suo amico. Entrambi avevano il casco ma per Roberto le ferite riportate purtroppo sono risultate fatali.




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