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Confessione choc del pentito Giovanni Cascarino; “mi innamorai della prostituta e uccisi i protettori”

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Mondragone In Corte di Appello a Napoli, un collaboratore di giustizia ha raccontato la verità sull’omicidio di un albanese e di un tentato omicidio del fratello avvenuti 20 anni fa a Mondragone.

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Oggi il procuratore generale, dopo la confessione, ha chiesto due condanne: 18 anni per l’esecutore materiale il pentito Giovanni Cascarino e 16 anni per Mario Cuoco il complice. I due legati ad ambienti camorristici del gruppo dei La Torre, furono assolti in primo grado per mancanza di prove, condannati in secondo grado. La Cassazione ha poi annullato le condanne con rinvio in Appello. Nel frattempo Giovanni Cascarino ha chiesto di collaborare con la giustizia ed ha ammesso i fatti. “Ho ucciso Halim Margiekai e ferito il fratello perché conobbi una ragazza di nome Sonia che faceva la prostituta in zona Capua con la quale ebbi una relazione fissa. I protettori non volevano però che lei uscisse dal giro e la sequestrarono e maltrattarono per diversi mesi per questo motivo decisi di punire i due fratelli albanesi”.

Gustavo gentile

Articolo pubblicato il 27 Marzo 2019 - 09:07 - Redazione Cronaca

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