Sono state consegnate al gip di Napoli le conclusioni tecniche eseguite dai periti interpellati nell’ambito delle indagini sul presunto suicidio della 25enne Roberta Scarcella avvenuto a Portici il 15 settembre 2012. Si tratta di un caso ancora aperto dopo che il gip ha rigettato la richiesta di archiviazione del caso presentata dalla Procura di Napoli. L’indagine vede ora il coinvolgimento di tre amiche della ragazza, necessario per le integrazioni probatorie richieste dal gip. Ci sarebbero infatti delle “discrasie” tra quanto raccontato dalle ragazze, con le quali la 18enne aveva trascorso l’ultima serata della sua vita, e rilievi sul corpo di quest’ultima, trovato nel cortile di un palazzo in via Cellini dopo essere caduta dal sesto piano. Ieri è arrivata la consegna delle perizie di esperti di ingegneria e medici legali interpellati: alla luce della perizia il gip deciderà se archiviare definitivamente il caso o se si proseguirà con le indagini. La decisione dovrebbe essere resa nota nei prossimi giorni. La tesi del suicidio non convince i familiari che attraverso gli avvocati Daniela Fabrizi e Serena Gasperini chiedono di conoscere la verità su quel tragico volo.
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