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Le nuove leggi introdotte da Papa Francesco in tema di pedofilia hanno portato a un giro di vite contro chi si macchia di questo genere di reati. Lo sottolinea il promotore di giustizia Gian Piero Milano in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario vaticano. "Per quanto riguarda i delitti contro i minori - sottolinea - vengono previsti e sanzionati la vendita, l'induzione o gestione della prostituzione minorile, la violenza sessuale, con aggravio di pena se compiuta in danno di infraquattordicenni; gli atti sessuali con minori, la pedopornografia, la detenzione o scambio o trasmissione in varie forme di materiali a essa riferibili, l'arruolamento di minori". Milano sottolinea nellla sua relazione che "proprio in applicazione di queste previsioni sanzionatorie, nell'anno trascorso il nostro tribunale si è occupato di una vicenda riguardante condotte di detenzione e scambio di materiale pedopornografico da parte di un ecclesiastico. Condotte tenute all'estero, ma doverosamente perseguite dalla nostra giurisdizione. Il processo si è concluso con la condanna dell'imputato al massimo della pena - cinque anni di reclusione".
Nell'ambito di questo repulisti Papa Francesco ha 'spretato' l'ex arcivescovo di Washington, Theodore McCarrick, 88 anni, che è stato ridotto allo stato laicale. "In data 11 gennaio 2019, il Congresso della Congregazione per la Dottrina della Fede ha emanato il decreto conclusivo del processo penale a carico di Theodore Edgar McCarrick, Arcivescovo emerito di Washington, D.C., con il quale l’accusato è stato dichiarato colpevole dei seguenti delitti perpetrati da chierico: sollecitazione in Confessione e violazioni del Sesto Comandamento del Decalogo con minori e adulti, con l’aggravante dell’abuso di potere, pertanto gli è stata imposta la pena della dimissione dallo stato clericale", si legge in un comunicato della Congregazione per la Dottrina della Fede. Il 13 febbraio la sessione Ordinaria (Feria IV) della Congregazione per la Dottrina della Fede ha esaminato gli argomenti presentati nel ricorso del ricorrente e ha deciso di confermare il decreto del Congresso. Questa decisione è stata notificata a Theodore McCarrick in data 15 febbraio 2019. "Il Santo Padre ha riconosciuto la natura definitiva, a norma di legge, di questa decisione, la quale rende il caso res iudicata, cioè non soggetta ad ulteriore ricorso", conclude il comunicato.