Cronaca di Napoli

Napoli, i Cobas del Cardarelli: ‘No alla promozione di Verdoliva all’Asl Napoli 1, squadra vincente non si cambia’

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Napoli. Il responsabile aziendale dei Cobas del Cardarelli, Antonio Di Nardo in una nota critica duramente la possibile scelta del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che starebbe per chiamare il manager del Cardarelli, Ciro Verdoliva alla direzione dell’ Asl Napoli 1. “Abbiamo appreso dal web e dalle tante testate giornalistiche on line, che il governatore De Luca-dice la nota- dopo l’ennesimo episodio verificatosi al S.Giovanni Bosco, circa la presenza nuovamente di formiche, che sta pensando di mettere meno ad un avvicendamento di manager. Apprendiamo, infatti, che all’Asl Napoli 1, il governatore sta pensando di piazzare, il direttore generale del più grande nosocomio del mezzogiorno d’Italia, l’AORN “A.CARDARELLI” di Napoli, l’Ing.Ciro Verdoliva.
Restiamo veramente basiti, di come De Luca adotta una politica strana della serie “spogliare la Madonna per vestire il bambino” al solo scopo di mascherare il suo vero fallimento nella gestione della sanità campana, di cui lui stesso ne è stato il commissario. D’altro canto non si capisce perché rimuovere un manager come Verdoliva, che ha centrato tutti gli obiettivi al Cardarelli, chiedendo spesso anche sacrifici ai lavoratori, che aspettano ora un riscatto alla luce dei sacrifici fatti a nome della spending review. Un management, quello di Verdoliva condiviso e non dai tanti lavoratori, circa tremila,che si vedono oggi privare di un manager, che solo perché deciso da De Luca deve lasciare, prima della fine del suo mandato, interrompendo quella continuità che lo ha contraddistinto per la buona politica del fare.
Non è questo il modo per salvare la sanità campana -continua la nota- e non può S.Ciro essere caricato di questo pesante fardello, nonostante le sue competenze sul campo.
Del resto non si spiega perché cambiare al Cardarelli una squadra che risulta vincente, al solo scopo di salvare, a nostro avviso la faccia ad un governatore che non ha saputo gestire la sanità campana. La politica fuori dalla sanità campana, questo sempre e se al S.Giovanni Bosco ci sono nuovamente le formiche, che sicuramente nessuno ci ha portato, basta guardare la fatiscenza della struttura, vecchia, obsoleta, priva di manutenzione non sarà certamente responsabilità del manager, (scelto da De Luca) ma dalla cattiva gestione della sanità campana che ha sperperato soldi senza saper investire nella modernizzazione delle strutture, della manutenzione, dei controlli.
Cambiare un manager che ha lavorato bene in una struttura come il Cardarelli non è certo la soluzione giusta, è come penalizzare chi ha saputo fare bene i compiti a casa sua. Pertanto chiediamo a tutti gli intestatari della presente missiva di mettere fine a questi giochi politici, messi in atto da un governatore che è già in campagna elettorale, che preferisce avvicendare manager anziché assumersi le responsabilità del fallimento sanità campana, che vuole rimuovere un buon manager dal Cardarelli per far crollare l’Azienda nel baratro più totale interrompendo il grandissimo lavoro fatto fino ad oggi.
Che senso ha tutto questo? Il nostro suggerimento è lasciare al proprio posto chi ha saputo fare bene e commissariare chi non ha saputo fare, compreso lo stesso De Luca che è l’unico responsabile del disastro sanità campana, che andrebbe a nostro avviso rimosso nel più breve tempo possibile”.
I Cobas attaccano il governatore De Luca e di certo non gli è le mandano a dire: “Verdoliva non va rimosso dal posto suo perché a capo di un’Azienda complessa, articolata e molto difficile come il Cardarelli che deve assolutamente completare il processo di cambiamento che ha iniziato e su cui infermieri, medici, tutti hanno riposto la loro fiducia. Impari De Luca che squadra vincente NON SI CAMBIA. Ci rivolgeremo e chiederemo un intervento del Ministro Grillo per mettere fine a questi giochi politici messi in atto da un governatore che ha capito che per lui si sta abbassando il sipario e che queste manovre non giovano alla sanità e ai cittadini campani”.