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La rappresentazione è un libero e brillante adattamento dalla famosa commedia … “The Importance of Being Earnest” dello scrittore e drammaturgo irlandese Oscar Wilde.
La storia, rimasta essenzialmente uguale a quella originaria, è stata ben ambientata in una realtà aristocratica napoletana di poco antecedente la seconda guerra mondiale. Un periodo storico, questo, di grandi cambiamenti nel quale gli equilibri sociali stavano rapidamente modificandosi. E in questo contesto anche l’immagine della ormai sempre più debole nobiltà, stava inevitabilmente modificando la sua tradizionale connotazione.
Ciò lo si intuisce in alcuni dialoghi che sapientemente l’autore irlandese e il regista Antonio Fusco, nella sua revisione del testo, hanno costruito con sfumature appena percettibili ma contestualmente efficaci. Assisteremo ad una divertente combinazione di eventi, apparentemente assurda, che alla fine confluiranno in un gioioso epilogo generale nel quale i personaggi della storia trovano la propria e giusta dimensione.
Si percepisce comunque da subito che è l’ “amore” il vero denominatore comune della storia e, come giustamente dovrebbe accadere nella vita di ciascuno, è proprio lui … l’ “amore” … che ci consente di vivere la vera felicità.
Cosa vuol dire chiamarsi Antonio!, in scena la teatro Il Principe di Varcaturo
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