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Città Metropolitana, Lebro: ‘de Magistris approva Regolamento per staffisti e per chiudere partite politiche aperte al Comune’

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“Il sindaco de Magistris, nonostante le continue sollecitazioni, non trova il tempo per modificare il Regolamento per il funzionamento del Consiglio metropolitano che permetterebbe al Gruppo misto di essere rappresentato. Proprio ieri, però, ha trovato quello per approvare, attraverso la delibera n.35, la modifica al Regolamento degli uffici e dei servizi dell’Ente. L’obiettivo è chiaro: prevedere l’ingresso degli staffisti e chiudere altre partite politiche aperte al Comune. Un fatto gravissimo che avviene nel silenzio assordante di tutti i rappresentanti delle larghe intese metropolitane che, ovviamente, beneficeranno di questa ennesima discutibilissima ed inopportuna scelta gestionale”. Ad affermarlo è David Lebro, Consigliere della Città Metropolitana e Capogruppo de “La Città” al Consiglio comunale di Napoli.

“Il Regolamento approvato dal Sindaco -stigmatizza Lebro- presuppone l’assunzione di staffisti, incardinati negli uffici del nuovo Capo di Gabinetto, i quali piuttosto che andare a colmare un reale bisogno dell’Ente, serviranno solo a rafforzare il patto consociativo, di natura politica, che il sindaco ha stretto con la maggioranza delle forze politiche presenti in Consiglio metropolitano. Da quanto mi risulta, infatti, il personale della macchina amministrativa metropolitana, verso cui ho sempre nutrito profonda stima, è più che adeguato e sufficiente a rispondere alle esigenze dell’Ente. Ecco perché la modifica del Regolamento per sostenere l’ingresso di queste nuove figure appare solo come uno sperpero di denaro pubblico. Allo stesso tempo queste modifiche in Città Metropolitana serviranno al sindaco anche a risolvere i problemi politici aperti nel Consiglio comunale di Napoli”. “Un vero e proprio scacco matto -conclude Lebro-, che, ancora una volta, testimonia quello che ho sempre ribadito, ovvero che l’Ente di Piazza Matteotti per de Magistris è solo una camera di compensazione e dependance di Palazzo San Giacomo”.

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