Per il decesso di Daniela Delli Priscoli, avvenuto il 10 dicembre del 2016, tre medici saranno processati per omicidio colposo.Potrebbe interessarti
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Tant'è che nel giro di pochi giorni dalle dimissioni è tornata nuovamente in ospedale, ma questa volta al San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona, per non uscirne mai più viva. Qui i medici non hanno potuto far altro che constatarne la morte cerebrale. Le sue ultime parole, nel corso della nottata, prima dell'ennesimo ricovero sono state al marito: «Portami in ospedale, non sto bene», poi in ambulanza ha perso i sensi.
Nonostante il dolore per la improvvisa morte, però, il marito volle assecondare le sue volontà e chiedere nel corso della stessa nottata al giudice l'autorizzazione per l'espianto dei suoi organi che hanno regalato la vita ad altre persone. Polmoni, reni, cuore, fegato e cornee sono stati donati a persone che erano in lista d'attesa per un trapianto in varie località italiane.
Un calvario, quello di Daniela, durato in tutto una ventina di giorni durante i quali nessuno le ha indicato gli esami giusti da fare per capire a cosa potessero essere legati quei dolori alla testa che le creavano dei veri e propri momenti di choc.
Aveva una emorragia cerebrale ma i medici non se ne accorsero: in tre a processo
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