Inter-Napoli, l’ultrà Ciccarelli riconosciuto dal tifoso ‘pentito’: era uno dei pianificatori dell’attacco

SULLO STESSO ARGOMENTO

Milano. L’arresto dello storico ultrà dell’Inter Nino Ciccarelli per gli scontri prima di Napoli-Inter è stato determinato dal riconoscimento fotografico di Luca Da Rom, il giovane tifoso arrestato che ha poi iniziato a collaborare con gli inquirenti. Da Ros, la cui “scelta dissonante” di parlare “rispetto alle regole del gruppo” viene evidenziata dal gip, ha riconosciuto il fondatore dei Viking tra i tifosi presenti al pub di via Emanuele Filiberto prima di dirigersi nella zona dell’assalto ai tifosi del Napoli. Le dichiarazioni di Da Ros hanno poi trovato “diretto riscontro” negli accertamenti della Digos che ha acquisito anche numerose immagini di telecamere presenti nella zona. Immagini dalle quali si vede Ciccarelli “claudicante e nell’atto di toccarsi il corpo, in particolare la gamba destra, come per tamponare o alleviare il dolore di alcune ferite”. Interrogato dai pm il 30 dicembre, aveva ammesso di avere partecipato alla rissa, affermando però di essersi trovato “per caso” in via Novara e di avere deciso di aiutare “gli amici interisti”. E aveva raccontato di essersi ferito “cadendo per terra sui cocci”. Affermazioni “inverosimili” per il giudice che lo colloca tra i pianificatori dell’attacco e sottolinea le ferite da “armi da taglio”.




LEGGI ANCHE

Stadio Maradona, il ministro Abodi: “Ok al restyling”

Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha commentato la situazione del progetto Stadio Maradona auspicando un accordo tra Comune e Calcio Napoli. "Il sindaco di Napoli ha le idee chiare e può contare sulla nostra collaborazione," ha dichiarato Abodi. "Mi auguro che ci sia una perfetta sintonia tra la municipalità e il club per quanto riguarda il progetto Stadio Maradona." "Ambizioni reciproche" "Nel progetto stadio," ha aggiunto Abodi, "ci sono ambizioni reciproche tra...

Omicidio del sarto napoletano a Terracina: confermata la condanna per i due fidanzati

La Corte di Cassazione ha reso definitiva la condanna a 19 anni di carcere per Fabrizio Faiola per l'omicidio del sarto napoletano Umberto Esposito, avvenuto a Terracina nel 2017. La compagna di Faiola, Georgeta Vaceanu, è stata condannata a 15 anni. La coppia aveva pianificato il rapimento del sarto per svuotare i suoi conti.Esposito fu attirato in una trappola, sequestrato e ucciso. Il suo corpo fu ritrovato nelle campagne legato e imbavagliato. Le indagini dei Carabinieri...

Carcere di Poggioreale: protesta dei detenuti del reparto Avellino

50 detenuti del reparto Avellino del carcere di Poggioreale hanno protestato battendo oggetti contro i cancelli di sbarramento dalle prime ore del mattino fino alle ore 15:00 di oggi. I detenuti contestavano la circolare DAP che disciplina la consegna di generi alimentari e indumenti da parte dei familiari (15 kg di indumenti e 5 kg di generi alimentari). Con arroganza, hanno preteso di parlare con il direttore minacciando ulteriori proteste. Grazie all'interlocuzione dell'unico agente rimasto chiuso...

Il clan dei telefonini in carcere. Il pentito: “Entravano nascosti nelle ruote delle sedie a rotelle dei familiari”

L'ingegno dei detenuti e dei loro familiari complici per entrare in carcere tutto quello che di illegale non conosce limite ne ostacoli. "Noi facevamo entrare i telefonini anche attraverso un detenuto di Marcianise di cui non ricordo il nome ma solo il soprannome plusiello, questa persona faceva entrare i telefonini utilizzando la sedia a rotelle di un familiare che veniva a trovarlo in carcere, in quanto le sedie a rotelle non vengono perquisite al momento...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE