Domenica 3 febbraio alle 19.Potrebbe interessarti
“Un coro di donne che vive e canta l’esilio, la precarietà, la speranza – si legge nelle note di regia -. Lo spettacolo racconta una storia che affonda le radici nel mito e protende all’avvenire. Ed è la storia di una fuga attraverso il mare e dell’approdo ad una terra sognata. Esse fuggono perché non intendono piegarsi. E la loro danza è preghiera e invocazione alla terra, ai suoi dei, alla sua gente; è una richiesta di accoglienza e di riscatto. Ma “Le Supplici” è anche la tragedia di un coro assente e del suo re. Il coro della città che dovrà rispondere a quella richiesta e così decidere il suo stesso destino. Ancora una volta sono gli antichi ad insegnarci la forma perfetta in cui l’arte può ancora parlarci. Quella forma è la traccia che abbiamo cercato di seguire per realizzare questo spettacolo”.
“Le supplici” è stato ideato e adattato da Giuliano Casaburi, movimenti e coreografie sono di Martina Coppeto, suono, musica, canti corali di Giuliano Casaburi, la regia è di Giuliano Casaburi e Antonio Granatina, assistente alla regia e responsabile dell’organizzazione è Arianna Cristillo, alle percussioni c’è Rossella Scialla, i costumi sono di Gina Oliva. Prossimo appuntamento nello spazio di Aversa: sabato 9 febbraio alle 21 e domenica 10 alle 19 "Paranza", un progetto del Nostos Teatro, con gli attori della compagnia Nostos Teatro.
Da Eschilo, 'Le Supplici' al Nostos teatro di Aversa
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