Caserta. Corruzione: il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha condannato l’ex vice-sindaco di Caserta Enzo Ferraro a sette anni di carcere per corruzione ma con l’esclusione dell’aggravante mafiosa, contestata inizialmente dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Ferraro era finito ai domiciliari per la vicenda legata all’appalto dei trasporti disabili. Il pm aveva chiesto in sede di requisitoria 12 anni dei carcere. Con Ferraro è stato condannato anche l’imprenditore Angelo Grillo, ritenuto vicino al clan Belforte di Marcianise, al quale i giudici hanno inflitto 8 anni di carcere a fronte dei sei richiesti dalla Procura antimafia; sei anni e mezzo sono stati comminati all’ex dirigente del Comune di Caserta Pino Gambardella, quattro ad Assunta Mincione, segretaria di Grillo. Sono stati assolti, invece, Pasquale Valente e Paola Mincione. Per l’accusa Ferraro avrebbe intascato denaro per pilotare l’affidamento dell’appalto pubblico per il trasporto dei disabili, finito proprio a Grillo. In primo grado con la formula del rito abbreviato, celebrato nel 2017, era stato condannato Gaetano Barbato, politico casertano, ritenuto il tramite tra l’imprenditore Angelo Grillo a quattro anni di reclusione per corruzione e turbativa d’asta. Otto mesi di reclusione invece per Elpidio Baldassarre che rispondeva di turbativa d’asta. Assolti, invece Tony Finelli e Alessandra De Rosa. Il riesame aveva cancellato il capo di imputazione per corruzione nei confronti di Enzo Ferraro. Ora si attendono le motivazioni della sentenza.
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