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Camorra: anche armi da guerra e droga recuperati nel blitz contro i clan RInaldi e Mazzarella

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Armi ma anche droga sono stati recuperati dai Carabinieri nel corso dell'operazione che ha portato all'arresto di nove esponenti dei clan Rinaldi e Mazzarella in lotta da anni nella zona Est di Napoli. Recuperati 882 grammi di cocaina, 710 di hashish, 10 di marijuana. Per quanto riguarda le armi, 5 pistole, di cui un revolver privo di matricola, una Belardelli calibro 9 provento di rapina, una Brownin calibro 7,65 rubata e altre due, una con matricola abrasa ed una senza matricola. In particolare, la mp5 e' una mitraglietta in uso ai reparti speciali. Scoperto infine munizionamento di vario calibro.
Sono stati i carabinieri del comando provinciale ad arrestare, su mandato della Dda di Napoli (indagini degli aggiunto Borrelli e Frunzio) i presunti responsabili del delitto di Vincenzo De Bernardo, ucciso a Marigliano nel 2015. Si trattava di una vendetta trasversale, per colpire lo zio di uno dei presunti componenti del commando che uccise il 2 luglio del 2015 in via Oronzo Costa, la famigerata "Strada della morte", il baby boss Emanuele Sibillo, all'epoca capo della Paranza dei bimbi.  Per l'omicidio De Bernardo - sono coinvolti anche il boss del rione Villa, Ciro Rinaldi detto mauè (attualmente latitante), Luisa De Stefano e Luigi Esposito detto o' sciamarro. In risposta ci fu il ferimento di Antonio Amato, nel 2017, indicato come presunto specchiettista del delitto De Bernardo: per questa vicenda viene indicato come colui che fece fuoco proprio il figlio dello stesso De Bernardo

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