AGGIORNAMENTO : 20 Ottobre 2025 - 18:28
19.8 C
Napoli
AGGIORNAMENTO : 20 Ottobre 2025 - 18:28
19.8 C
Napoli

'La Napoli della Bella Époque', il fervore intellettuale e culturale raccontato fra musica e poesia

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Mercoledì 12 dicembre, alle ore 20.30, l'Associazione Onlus Parthenope sarà in scena con "La Napoli della Bella Époque". Lo spettacolo, curato e diretto dallo stesso presidente dell'associazione, Vincenzo De Maria, di cui sarà anche interprete di alcuni brani, nasce dalla volontà di spiegare agli spettatori come le scelte storiche, politiche e culturali di quel periodo, della Napoli di fine '800 e inizi '900, hanno inficiato sull'attuale situazione di Napoli. Il "risanamento", avviato dopo la terribile epidemia del colera del 1835 che ha investito la Capitale dell'ex Regno delle Due Sicilie, non è stato compiuto. Napoli non è riuscita a diventare quella città borghese e nobilissima profetizzata dagli scritti di Benedetto Croce, a causa di scelte strategiche, politiche e culturali alquanto discutibili.
Vincenzo De Maria in questo spettacolo ha fornito una panoramica della Napoli di quel periodo storico individuando gli eventi più significativi e caratterizzanti da portare in scena. Una scelta tanto ambiziosa quanto ardua se si considera che nessuno fino ad ora, si è cimentato nella rappresentazione teatrale della Napoli di quell'epoca. Minuziose e ricercate sono state anche le musiche e i brani che accompagneranno lo spettacolo. La scelta è ricaduta su canzoni che riflettono il fermento culturale ed il momento storico ad esse collegate. Basti pensare a "Funiculì funiculà", ispirata dall'inaugurazione della prima funicolare del Vesuvio, costruita nel 1879, per raggiungere la cima del Vesuvio, dove dal testo riecheggia l'atmosfera di allegria e brio che animava i visitatori durante il tragitto. O ancora " 'E Spingule francese", canzone nata nelle campagne di Pomigliano e poi musicata da Salvatore Di Giacomo. La "Napoli della Bella Époque", vuole far trasparire la grande vena creativa e pulsante che animava tutto il popolo napoletano di fine '800 ed inizi '900. Basti pensare che molte canzoni, poi rese famose in tutto il mondo, sono state scritte da semplici cittadini che non avevano il passaporto di scrittori o poeti. A titolo di esempio possiamo nominare E. A. Mario, pseudonimo di Giovanni Ermete Gaeta, che da semplice postino è divenuto uno dei massimi esponenti della canzone napoletana della prima metà del Novecento. Nella commedia non mancheranno riferimenti a personaggi illustri di quel periodo come Serao, Scarpetta, Viviani, Scarfoglio, Croce, Depretis, Giolitti, Nitti, Capuano, Schilizzi, Vico. Tutti luminari che hanno concorso con le loro arti a rendere Napoli la Capitale intellettualmente e culturalmente più florida del Mondo.
Info e prenotazioni: 081 5203174 - 333 315 5417 - info@teatroitalia.it

Articolo pubblicato il 7 Dicembre 2018 - 08:43 - Regina Ada Scarico

Notizie del giorno

Primo piano

Podcast

  • Napoli, violenta la sua ex minorenne e poi invia video al suo nuovo fidanzato: arrestato

  • Napoli, +26% di morti stradali nel 2024, la provincia italiana con l'incremento peggiore

  • Napoli, orrore sull'Asse Mediano: bastonato a sangue per un'auto vecchia di 10 anni

Clicca su icona o titolo per aprire i controlli
Ascolta gli altri episodi su Spreaker!