Clan & pizzo, resta in carcere l’imprenditore di Castellammare Adolfo Greco

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Castellammare di Stabia. Pizzo&clan: resta in carcere l’imprenditore stabiese Adolfo Greco. I giudici della decima sezione del Tribunale del Riesame di Napoli ha confermato l’arresto in carcere per l’imprenditore Adolfo Greco due settimane fa finito in carcere nell’ambito dell’inchiesta sulle estorsioni imposte dai clan D’Alessandro, Cesarano, Afeltra e Di Martino a commercianti e imprenditori nel circondario stabiese. L’imprenditore, ritenuto ‘borderline’ dagli inquirenti dell’Antimafia, attraverso gli avvocati Vincenzo Maiello e Michele Riggi aveva chiesto ai giudici l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere o, in seconda istanza, la concessione degli arresti domiciliari. Adolfo Greco era finito due settimane fa in carcere a Secondigliano, nell’ambito dell’inchiesta sulle estorsioni imposte dai clan D’Alessandro, Cesarano, Afeltra e Di Martino a commercianti e imprenditori nel circondario stabiese. Secondo l’accusa, Greco è un imprenditore che da vittima del pizzo è diventato connivente dei malavitosi finendo per mediare nelle estorsioni imposte ad altri titolari di attività economiche. La difesa, invece, ha sostenuto che Greco è solo una vittima che ha trattato con i malavitosi allo scopo di riuscire a pagare tangenti di minori importi per salvare la sua attività.



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