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Arzano,intimidazione mafiosa al giornalista Domenico Rubio, indaga la Polizia postale. Dopo i ‘corvi’ le minacce arrivano via Fecebook.

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Arzano. Intimidazione mafiosa al giornalista Domenico Rubio, indaga la Polizia postale. Dopo i “corvi” le minacce arrivano via Fecebook. Una nuovo avvertimento contro il giornalista finito sotto tutela nei mesi scorsi è arrivata stavolta via social. Un profilo creato ad hoc, dal nome di Laura Massaro, ha condiviso sulla sua pagina e su altri siti cittadini una foto di una proprietà privata scattata presumibilmente di nascosto alcuni mesi fa dalla stessa casa comunale che immortala alcuni operai intenti a lavori di rimozione di alcuni intonaci pericolanti dell’abitazione del giornalista Anticamorra definendo gli stessi abusivi e in assenza di controlli. Ovviamente, così come denunciato da Rubio, entrambe le affermazioni sono state smentite da fatture e titoli autorizzativi depositati agli atti della denuncia. Secondo i poliziotti, il profilo “fake”, così vengono definiti in gergo i profili creati da truffatori on line e da soggetti con finalità terroristiche, avrebbe come unico scopo l’intimidazione del giornalista che da mesi sta conducendo una battaglia contro le infiltrazioni camorristiche al comune di Arzano e di connivenze co i clan locali. Infatti, Rubio è finito sotto il fuoco incrociato di esposti anonimi risultati costruiti a tavolino contro la sua persona e contro la sua proprietà tutti riscontrati come “falsi d’autore”. A commentare la falsa notizia anche una candidata alle ultime elezioni comunali proprio con la maggioranza di governo e già denunciata alla Questura di Napoli per violazione della privacy, Dora Zeccehetella . “Azz e a me per pittare le ringhiere dell’area mercatale come volontariato mi hai fatto un articolone, che mi chiamarono in caserma i carabinieri mi dissero che non dovevo pittare senza protezione del casco e scarpe antinfortunistiche. Da premettere ero con i piedi per terra ci sono le foto che l’attestato. E poi si permette di sparare a zero su tutti e tutto bravooooo. Aprite gli armadi tutti abbiamo scheletri che urlano che vogliono uscire”. A replicare alle nuove minacce, il cronista Domenico Rubio. “ Diffamazione, delegittimazione, persecuzione. Sono già state depositate raffiche di querele denuncia, e segnalazioni alla polizia postale e alla Procura, ultimo in ordine di tempo nei confronti del falso profilo Laura Massaro (si è poi aggiunto anche Pascal Alex Morisieri) che sui social ha violato persino sfera e proprietà privata (proprio lì su quel balcone dove la camorra mi ha lanciato una bomba e dove ho subito diversi danni) direttamente con foto scattate dagli uffici del Comune. Saranno individuati e trascinati in tribunale anche coloro che hanno condiviso e commentato questo gravissimo ultimo post di stampo mafioso nel tentativo di minacciare e imbavagliare la stampa. Hanno prevaricato ogni limite, su “commissione” della politica, violando anche la sfera privata di un cittadino, peggio ancora per loro, senza nemmeno informarsi nel merito”.

 Marco Di Napoli


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