Torre Annunziata. Non era Carmine Chierchia l’obiettivo dei sicari che ieri pomeriggio hanno fatto fuoco su un balcone del rioen Poverelli a Torre annunziata. Il giovane pregiudicato di Gragnano, colpito alle gambe, era in compagnia del proprietario dell’appartamento, uno noto pusher E. A. della zona e molto probabilmente il vero obiettivo del messaggio di piombo. Chi ha fatto fuoco evidentemente non saputo mirare e ha colpito alle gambe Chierchia. I carabinieri della compagnia di Torre Annunziata, che indagano sul caso, sono già sulle tracce dei due pistoleri visti nella zona di cui uno armato e che ha fatto fuoco.
Gli investigatori non escludono del tutto che l’obiettivo potesse essere il pregiudicato gragnanese che in passato è stato arrestato anche per coltivazione di canapa indiana. Nel 2014, insieme al fratello, venne arrestato con l’accusa di coltivazione di sostanze stupefacenti. Ma questa al momento è solo una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti. Cer-to è che Chierchia non era andato a casa di E.A. per un semplice caffè in un sabato pomeriggio. I due stavano discutendo di affari di droga. Forse chi ha fatto fuoco ha inteso lanciare un messaggio ben preciso. Chierchia appartiene a una famiglia molto nota a Gragnano, il defunto padre (morto suicida qualche anno fa) e gli zii sono importanti costruttori della zona.
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