Caserta, questa è la dimostrazione di come uno sport come il Chanbara possa insegnare davvero alle persone a difendersi in maniera pulita. Questa è la storia di Francesco A., minorenne, nato e cresciuto a Caserta. Ieri il ragazzino si è ritrovato solo in casa, quando all’improvviso ha sentito un forte rumore provenire dalla sua porta di casa. Francesco attraverso una porta-finestra ha visto una persona che indossava un passamontagna, e con una lucidità da adulto, ma che solo l’arte marziale chanbara sa insegnarti, ha impugnato il kodachi, una spada fatta di gomma e riempita con aria compressa, ed ha messo in fuga il ladro.
Per chi non lo sapesse, è giusto dare delle informazioni sullo sport “Chanbara”: Il suo fondatore è stato il maestro giapponese Tetsundo Tanabe e trae origine dalle arti schermistiche del medioevo giapponese, tanto che in alcuni paesi viene definito lo sport dei samurai. In Giappone, più che in altri paesi, a causa del tardivo utilizzo delle armi da fuoco, le arti della scherma vennero studiate, perfezionate ed utilizzate fino al 19° secolo e poi sono stati inseriti nei modelli educativi e culturali del paese del Sol Levante che li ha definiti con il nome di Arti Marziali o Budo e che hanno trovato terreno fertile in tutto il mondo. I Samurai oltre a conoscere le tecniche di combattimento corpo a corpo erano addestrati a maneggiare vari tipi di armi: dal pugnale (tanto), alla spada (katana), alla lancia (yari), all’alabarda (naginata). Lo Sport Chanbara ha un approccio differente e raccogliendo tutti gli aspetti tecnico tattici, privilegia di essi l’aspetto dello sport e del gioco.
Gustavo Gentile
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