“Ribadiamo la necessita’ di dialogare con imprenditori seri, disposti a rilevare marchio e stabilimento, innovando e programmando la produzione. Ovviamente qui, a Novi Ligure, e non altrove”. Nuovo appello dei lavoratori della Pernigotti, in assemblea permanente dallo scorso 6 novembre, quando la proprieta’ turca ha fatto richiesta di ammissione alla procedura di cassa integrazione guadagni straordinaria a seguito della parziale cessazione dell’attivita’. In attesa che la proprieta’ incontri il premier Conte, come chiesto nei giorni scorsi dal governo, si moltiplicano nelle ultime ore i nomi degli imprenditori interessati alla storica azienda, ultimo in ordine cronologico Riccardo Piacenza, proprietario dell’omonimo maglificio, che conferma all’ANSA le anticipazioni del quotidiano La Stampa. “Il mio impegno per i cento dipendenti e gli interinali e’ fermo, voglio garantire loro un futuro”. Lavoratori e sindacati sembrano pero’ accogliere l’iniziativa con freddezza. “Diciamo no a speculazioni sulla nostra pelle”, afferma Tiziano Crocco della Uila Uil. “Abbiamo scelto di fidarci delle istituzioni – aggiunge Luca Patelli – portavoce dei lavoratori – Quindi non possiamo che attendere l’esito dell’incontro tra il premier Conte e la proprieta’ turca”.
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