Metanizzazione, tangenti da Forlì a Salerno per l’appalto di Terzigno. Bufera su Mediterranea srl e su Conscoop

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Salerno. Tangenti per la metanizzazione in manette i vertici della Conscoop, una delle cooperative più importanti dell’Emilia Romagna e un funzionario del Ministero. Mauro Pasolini, Presidente del colosso cooperativo con sede a Forlì e Giuseppe Cangione, membro dell’ufficio del Ministero dello sviluppo economico responsabile della metanizzazione nel mezzogiorno sono finiti agli arresti domiciliari. Mentre in carcere è finito Flavio Aldini, ex dirigente di Conscoop già vicepresidente della Mediterranea srl di Salerno, società concessionaria del servizio di distribuzione del metano.
Inoltre i carabinieri del comando provinciale hanno notificato cinque avvisi di garanzia nei confronti di professionisti e dei vertici della Mediterranea di Salerno. E’ l’esito di un’indagine della procura di Forli’-Cesena, iniziata nel gennaio 2017 coordinata dai sostituti procuratori Francesca Rago e Lucia Spirito, ed eseguita dai carabinieri del comando forlivese e di colleghi di Salerno, per le ipotesi di reato di estorsione, corruzione, favoreggiamento personale, false informazioni al pubblico ministero e turbata libertà degl’incanti. Secondo quanto spiegato dal procuratore di Forli’-Cesena, Maria Teresa Cameli, i vertici di Conscoop avrebbero attuato un sistema di pressioni su alcuni professionisti che collaboravano con il consorzio affinché consegnassero somme di denaro per ottenere il pagamento di quanto dovuto e successivi ulteriori incarichi. Un solo professionista cesenate, secondo quanto emerso, sarebbe stato costretto a versare circa 200 mila euro nell’arco di cinque anni. Una parte di tali somme sarebbe poi servita ai vertici di Conscoop per “ungere” il funzionario ministeriale responsabile del progetto di metanizzazione del mezzogiorno per ottenere la proroga del termine per il completamento dei lavori relativi al metanodotto del comune di Terzigno in provincia di Napoli che andavano a rilento, esponendo il consorzio al pagamento di forti penali e alla perdita dell’appalto. Quattro degli indagati si riferiscono a un secondo filone dell’indagine in merito ad un appalto indetto nel 2015 a Salerno e che, secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe stato attagliato a misura di una società controllata da Conscoop. Precisato dal procuratore Cameli come “ogni passo dell’indagine sia stato confortato da ampi e documentati riscontri”.
Per quanto riguarda la Mediterranea srl che distribuisce il metano nel capoluogo campano e in diversi comuni campani e lucani, gli inquirenti hanno scoperto che il bando di gara era stato indetto per permettere alla municipalizzata di individuare un partner industriale al fine di irrobustire la compagine societaria e poter successivamente allargare il proprio mercato. Secondo l’accusa il bando, poi aggiudicato da una società controllata da Conscoop, sia stato fatto a misura di quest’ultima – con la consulenza del professionista romano – attraverso la formazione di un bando di gara ad hoc, configurando il reato di turbativa d’asta.
La Conscoop è consorzio di cooperative che rappresenta un colosso per l’economia locale e nazionale, con circa 120 affiliate e un fatturato che nel 2017 ha toccato quota 146 milioni di euro. Nel blitz di ieri i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare del giudice per le indagini preliminari Monica Galassi, che ha accolto la richiesta della procura, che da mesi ha messo sotto inchiesta il gigante delle coop forlivesi per ipotesi di reato commesse tra Forlì, Roma e Salerno. Da ieri mattina, Pasolini, presidente della coop rossa è agli arresti domiciliari nella casa di Cesenatico. In carcere si trova invece il forlivese Aldini, da qualche tempo uscito dai ranghi dell’azienda. Le perquisizioni dei carabinieri sono andate avanti fino al tardo pomeriggio di ieri, sia nella sede Conscoop di via Galvani sia nelle abitazioni di Pasolini e Aldini. Perquisite anche le abitazioni degli altri 5 indagati a piede libero, sia a Forlì sia Cesena. Nel mirino degli inquirenti sono finiti diversi appalti ottenuti dal consorzio forlivese in tutta Italia, per un giro di svariati milioni di euro. Nel 2017 il gruppo Conscoop si è aggiudicato 37 gare, per un importo acquisito di 102 milioni.




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