“Abbiamo ottenuto il successo che speravamo, dimostrando che il Conservatorio di Napoli per la musica era ed è un punto di riferimento di livello mondiale”.
È soddisfatto il presidente di San Pietro a Majella, Antonio Palma. La trasferta nell’antica capitale russa al tempo degli zar ha dato i suoi frutti grazie alla partecipazione alla VII edizione del Forum internazionale della cultura, con l’esclusivo concerto tenutosi al Museo Hermitage dal titolo “La magia degli antichi pianoforti”. Per l’occasione da Napoli, dove sono conservati oltre 250 pezzi, tra cui uno Stradivari, sono stati riportati a San Pietroburgo i due preziosi strumenti che nel Settecento l’imperatrice Caterina II, amante della musica partenopea, volle regalare a Giovanni Paisiello e Domenico Cimarosa in segno di stima e riconoscenza per i loro servigi e il loro talento dimostrato alla sua corte.
“Certo – conferma Palma – la nostra è stata una vera e propria missione che molto presto avrà ulteriori sbocchi soprattutto per quanto concerne gli scambi culturali tra Italia e Russia”. Gli spettatori hanno avuto infatti l’opportunità di ascoltare i suoni dei due rari pianoforti grazie alle esecuzioni dei musicisti di San Pietro a Majella.
“Una selezione di opere importanti – sottolinea il direttore del Conservatorio, Carmine Santaniello – nel nome dei due grandi e raffinati compositori del Regno di Napoli apprezzati in tutto il mondo, dinanzi anche a numerosi prestigiosi ospiti come l’ambasciatore Pasquale Quito Terracciano. Un ringraziamento va anzitutto al maestro Eugenio Ottieri, che ha elaborato gli spartiti musicali”.
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