Solo una terza persona potrà placare gli animi tra Città del Vaticano e la cooperativa che gestisce le Catacombe di Napoli.Potrebbe interessarti
I problemi sono nati quando alla vigilia della scadenza del mandato di rinnovo con la cooperativa “La Paranza” il Vaticano si è accorto di una situazione poco trasparente. Infatti non erano stati presentati bilanci, non c’era una rendicontazione sull’emissione dei biglietti e non c’erano i trasferimenti della metà dell’incasso da devolvere al Vaticano come da prassi.
Il porporato ha chiesto legalità e trasparenza chiedendo che venissero applicate le regole che si applicano in tutti i siti di competenza Vaticana. Non si è mai parlato di mandare via la cooperativa che ha dato lavoro, da circa dieci anni a questa parte, a 35 ragazzi disoccupati in un quartiere a rischio di Napoli. Tutti impegnati alla biglietteria, come guide turistiche o nel negozio di souvenir. I ragazzi che con la mancata firma della convenzione temono di perdere il lavoro hanno innalzato il livello di scontro con il Vaticano. Ne è nata anche una raccolta firme, con oltre 50mila adesioni, da indirizzare al Papa.
Notizie del giorno
- 20:40
- 20:33
- 20:18
- 20:06
- 20:03
- 19:55
- 19:31
- 19:19
- 19:07
- 18:55
- 18:42
- 18:22
- 16:55
- 16:40
- 16:25
- 16:10
- 15:55
- 15:35
- 15:25
- 15:12
- 14:58
- 14:43
- 14:30
- 14:27
- 14:10
- 13:50
- 13:30
- 12:07
- 11:57
- 11:10
- 10:52
- 10:38
- 09:18
- 08:37
- 08:26
- 07:21
- 06:49
- 06:34
- 06:11






