“Sono andati a casa di mio suocero e mi stanno minacciando tramite lui, hanno detto che la prossima volta la bomba me la mettono in bocca”. E’ appena uscita da una caserma dei carabinieri lontano dalla Campania dopo aver presentato una seconda denuncia facendo nomi e cognomi dei presunti responsabili delle minacce e delle violenze. Rita Lauria, sorella del pentito Gaetano Lauria detto o’ somaliano, uno dei grandi accusatori del clan D’Amico fraulella del rione Conocal a Ponticelli, chiede ora di nuovo la protezione dello Stato. E’ uscita da un po di tempo dal programma di protezione: “Pensavo che dopo cinque anni sarei potuta tornare a Napoli. L’altro giorno ho portato i miei 4 figli a trovare il nonno, mio suocero, che non li vedeva da tempo. Ed è successo il finimondo. Mi hanno visto. Io so chi può essere stato perchè li conosco. Poi di notte hanno dato fuoco all’auto che è in uso a mio suocero ma è intestata a me, l’auto è mia. Ora io ho paura per la mia vita e per quella dei miei 4 figlie e di mio marito, una persona incensurata che non ha avito mai rapporti con la malavita. Vi prego fate sapere al magistrato che ho paura”. La signora Rita Lauria si trova lontano dalla Campania ma non si sente sicura perché i camorristi di Ponticelli che il fratello ha fatto condannare avrebbero giurato vendetta.
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