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La politica però entra anche nella voluminosa ordinanza partita dall’indagine dei sostituti procuratori Antimafia Luigi Landolfi e Luigi Frunzio. Gli investigatori mettono sotto controllo diversi soggetti di Santa Maria Capua Vetere e in particolare la zona del rione Iacp dove pochi mesi prima c’era stata la faida tra i Fava e i Del Gaudio per il controllo dello spaccio, iniziata con agguati e spari e finita con arresti e pentimenti.
Sotto la lente finisce in particolare Vincenzo Di Palma detto “o’ pallone”. Nelle conversazioni con la moglie gli investigatori captano che l’attività illecita non è l’unico interesse di quello che per l’Antimafia è un personaggio chiave dell’inchiesta. Di Palma è molto attento alle elezioni regionali del 2015 che si svolgeranno di lì a poco: appoggia, senza mezzi termini, un candidato e per tirare acqua al mulino del prescelto è pronto anche a rimetterci economicamente. Promette a soggetti che hanno comprato droga e poi non sono riusciti a pagarla di eliminare il debito in cambio di un appoggio sostanzioso in termini di voti al candidato da lui indicato.
Gustavo Gentile






