Caserta e Provincia

La rabbia dei casertani: ‘Noi, sequestrati dal Ponte chiuso’

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Caserta. Il ponte d’Ercole resta chiuso al traffico e ai pedoni. I lavori alla volta danneggiata da un autocarro l’11 ottobre scorso non possono essere avviati. La soprintendenza ai monumenti va al ralenti per le autorizzazioni. La risoluzione non arriverà a breve e la pazienza dei residenti si è già esaurita. Sulla questione si registra la protesta civile e silenziosa di una rappresentanza dei residenti; un vide messaggio del sindaco Carlo Marino che riassume in poche parole «lo stato dell’arte»; un’altra questione che riguarda il muro di cinta del parco, la sezione a blocchi tufacei in evidenza sul versante Aldifreda in prossimità del ponte-sottopasso.

Ieri a mezzogiorno, per conto degli abitanti dei parchi «I giardini», «Maria Cristina» e di via San Francesco d’Assisi e del fronte Aldifreda che hanno bambini alla scuola al lato opposto del sottopasso, hanno affisso alle grate di accesso al sottopasso uno striscione rosso che riassume il grido «Liberateci dal sequestro». «Per fare questa operazione dice l’ingegnere Antimo Ianniello del comitato spontaneo dei «reclusi» che con due signore fissava lo striscione ci siamo presi la responsabilità di invadere la zona vietata, ma è il solo modo di gridare il nostro disagio. I soliti carteggi burocratici impediscono le riparazioni e l’azione celere di ripristino della viabilità e noi siamo e chissà per quanti altri giorni condannati a circumnavigare il sottopasso, fare chilometri per non poter fare un tragitto di una cinquantina di metri a piedi. Fino a oggi nessuna risposta e nessun chiarimento. Facciamo concorrenza, con tutto il rispetto, al ponte di Genova?.

Gustavo Gentile


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