“Arrivano insulti rispetto ai quali mi son fatta le spalle larghe, ma non tollero quando invece offendono mio fratello, perche’ e’ morto e non puo’ piu’ difendersi. Mentre in questi giorni succede una cosa molto piu’ preoccupante. Arrivano delle minacce. Io porto avanti da 9 anni una battaglia di civilta’ e legalita’, eppure in questo momento arrivano minacce brutte. Sui social chi le fa puo’ nascondersi dietro a una tastiera”. Lo ha reso noto Ilaria Cucchi, intervenendo la notte scorsa alla trasmissione ‘I lunatici’ su Radio 2, parlando della tragica fine di suo fratello Stefano. “Mi scrivono che devo fare la stessa fine di mio fratello, e’ una cosa che mi preoccupa – ha aggiunto – sono una mamma, dietro al leone da tastiera che fa certe sparate non possiamo mai sapere cosa si cela”. Ilaria Cucchi ha parlato anche del film ‘Sulla mia pelle’, che racconta l’ultima settimana di vita di Stefano: “e’ stato uno strumento importantissimo, che ha consentito di far arrivare a tutte le persone normali Stefano come persona, al di la’ del caso giudiziario che lo ha riguardato. Per questo, secondo me, riesce a spiegare molto meglio di come avrei potuto fare io, che in fondo la storia di Stefano Cucchi riguarda la violazione dei diritti fondamentali dell’essere umano. Una storia – ha concluso Ilaria Cucchi – per la quale nessuno puo’ voltarsi dall’altra parte”. “Gli è stato ammazzato un figlio e nonostante tutto hanno continuato a credere nelle istituzioni e nello Stato che gliel’hanno portato via. Non vivono più, la loro non è più vita, è solo un andare avanti. Per me, la figlia che gli è rimasta. E per i loro nipoti. Sono preoccupata, ora abbiamo questo processo in ballo, ma quando tutto questo sarà finito dovranno elaborare il lutto.Mio padre guarda ogni sera il film su suo figlio. Forse perché spera ogni volta in un finale diverso, che purtroppo mai potrà arrivare”.Ilaria Cucchi è tornata a parlare delle novità processuali sulla tragica fine del fratello Stefano. “E’ stato uno strumento importantissimo, che ha consentito di far arrivare a tutte le persone normali, Stefano come persona, al di là del caso giudiziario che lo ha riguardato – dice Ilaria -. Per questo, secondo me, riesce a spiegare molto meglio di come avrei potuto fare io, che in fondo la storia di Stefano Cucchi riguarda la violazione dei diritti fondamentali dell’essere umano. Una storia per la quale nessuno può voltarsi dall’altra parte”.
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