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Giugliano, il pirata della strada: ‘Ero in stato di choc e sono tornato indietro dopo 20 minuti’

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Giugliano. L’incidente nel quale e’ morto Deda Bexhet, 26 anni, uno dei ciclisti albanesi, e’ avvenuto, fanno sapere i carabinieri, lunedi’ 24 settembre alle 6 del mattino nel territorio del Comune di Giugliano. La persona arrestata – Renzo Griffo, 24 anni, incensurato – ha raccontato al giudice di essersi trovato in stato di choc subito dopo l’episodio ma di essere poi tornato indietro una ventina di minuti dopo l’impatto. Una versione che gli inquirenti non hanno ritenuto del tutto plausibile. In base agli accertamenti investigativi, infatti, l’uomo ha svolto alcune attivita’ come quella di cambiare la gomma sgonfia, di avvisare la propria azienda sull’impossibilita’ di recarsi al lavoro (fa il meccanico) e di telefonare al proprio medico per la relativa certificazione. Si e’ recato, inoltre, dal carrozziere per la riparazione del parabrezza. Alla guida della sua utilitaria bleu con motore truccato mentre percorreva una strada rettilinea molto stretta tra il napoletano e il casertano, aveva travolto tre albanesi che in bici stavano andando a lavorare nei campi, uccidendo uno dei tre. Gli altri due, ricoverati in ospedale, avevano riportato lesioni e contusioni di vario tipo. Subito dopo il fatto il 24enne, secondo quanto hanno ricostruito i carabinieri, si era allontanato senza prestare o chiamare i soccorsi per poi fermarsi più avanti, ma solo per cambiare una gomma della vettura che a causa dell’urto si era sgonfiata. Tornato nella sua città, a Villa Literno, nel casertano, aveva portato la vettura al suo carrozziere di fiducia chiedendogli di riparare le ammaccature e di sostituire il parabrezza rotto nell’urto. Sul luogo dell’incidente i Carabinieri della Compagnia di Giugliano avevano effettuato i rilievi e sottoposto a sequestro la bici del 26enne morto e alcuni frammenti di carrozzeria dell’auto. Il giorno seguente i militari dell’Arma di Giugliano hanno identificato l’autista grazie all’esame di immagini degli impianti videosorveglianza installati in attività commerciali vicine al luogo dell’incidente e controllando una a una le officine e i carrozzieri della zona di Villa Literno sono riusciti a trovare la vettura dell’investitore accertando che vi era stato montato un motore truccato. Proprio mentre i carabinieri stavano ispezionando la vettura è arrivato in officina il 24enne che voleva accertarsi dello stato di lavori. I militari lo hanno immediatamente sottoposto a fermo e assicurato alla Giustizia. Davanti al Giudice ha ammesso la sua responsabilità. Il Magistrato lo ha sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa del processo per omicidio stradale e omissione di soccorso.


Articolo pubblicato il giorno 3 Ottobre 2018 - 14:34

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