Attualità

La adesca per lavoro e la violenta, arrestato

Condivid

Col naso fratturato e il corpo segnato, la vittima ha voluto sapere dal suo aguzzino il motivo di quella violenza gratuita. Razvan Alexandru Popa ha risposto con calma: “Lo faccio perche’ provo piacere”. Cosi’ ha spiegato la brutalita’, forse seriale, il romeno di 39 anni che ieri e’ stato arrestato dai carabinieri per aver picchiato e violentato una 24enne moldava attirata nel suo appartamento di Rozzano (Milano) con la promessa di un lavoro da badante. La giovane vive con la madre in provincia di Salerno, e’ stata agganciata su Facebook tramite una pagina di annunci per colf, il romeno ha trovato il suo numero e l’ha chiamata spacciandosi per un intermediario. Dopo una settimana di trattativa hanno fissato l’appuntamento per il 26 agosto. Lei e’ arrivata a Milano in treno e col taxi ha raggiunto l’appartamento in via dei Giaggioli nel comune a sud del capoluogo lombardo. L’uomo l’ha accompagnata in casa per sistemare le valigie, si e’ fatto consegnare 150 euro come pagamento per l’intermediazione e con quei soldi le ha offerto una bibita al bar, poi sono tornati all’abitazione ed e’ iniziata la violenza fisica e sessuale. Dopo alcune ore, al termine dell’incubo, le ha detto di risalire su un taxi e andarsene. La moldava e’ stata soccorsa da una donna nel primo pomeriggio su una panchina poco distante: aveva il naso fratturato, piangeva e parlava dello stupro. Ha riportato una prognosi di 40 giorni. Per scovare l’aggressore e’ stato necessario un lungo lavoro di analisi delle celle telefoniche, i carabinieri della compagnia di Corsico hanno infine scoperto che era gia’ destinatario di due mandati di cattura internazionale emessi nel 2016 dalla Romania per una pena complessiva di cinque anni. Eppure in Italia era un fantasma, non era mai stato identificato ne’ controllato. L’unica traccia era un documento della madre (di 7 anni fa) in cui dichiarava di ospitarlo per un breve periodo. Lo hanno trovato ieri sera in un appartamento popolare a Pero assegnato in passato alla sorella e ora da sgomberare. Era nascosto sotto il letto, non ha detto una parola. La casa di Rozzano dove e’ avvenuta la violenza, invece, era intestata alla madre che pero’ e’ tornata da tempo in Romania. Le condizioni igieniche erano terribili, i militari dicono che sembrava l’appartamento di accumulatori compulsivi. Non ci sono elementi concreti ma l’ipotesi e’ che l’uomo possa aver commesso altre violenze con lo stesso sistema. Su Facebook gestiva un profilo falso con le generalita’ di una donna e tutti i 1.400 contatti erano donne dell’Est Europa


Articolo pubblicato il giorno 26 Settembre 2018 - 19:55
Redazione Cronaca

Pubblicato da
Redazione Cronaca

Ultime Notizie

Napoli, 14enne accoltellato in piazza Dante:

Napoli– È stato individuato e fermato nel giro di poche ore il presunto responsabile dell’aggressione… Leggi tutto

4 Maggio 2025 - 15:17

Bergamo, lite tra tifosi Atalanta e Inter: ucciso 19enne della Dea

Bergamo - Una lite scoppiata tra tifosi di Atalanta e Inter si è trasformata in… Leggi tutto

4 Maggio 2025 - 13:39

Napoli, ingerisce pila a disco, bimbo di 2 anni operato d’urgenza al Santobono

Napili-Ingerisce pila a disco, bimbo di 2 anni operato d'urgenza al Santobono: è in terapia… Leggi tutto

4 Maggio 2025 - 13:15

Napoli, pusher beccati nella movida del Vomero

Notte di controlli serrati per i Carabinieri della Compagnia Vomero, impegnati in un servizio straordinario… Leggi tutto

4 Maggio 2025 - 10:04

Napoli, armato nella movida di Chiaia: fermato 22enne

Napoli - Notte di controlli serrati nel cuore della movida napoletana. I Carabinieri della compagnia… Leggi tutto

4 Maggio 2025 - 09:26

Pomigliano, incendio nell’archivio dell’Asl Napoli 3 Sud

Un incendio è divampato nella serata di ieri, intorno alle 21, nei locali seminterrati del… Leggi tutto

4 Maggio 2025 - 07:13