Un detenuto romeno di 44 anni, arrestato a Martano in provincia di Lecce ed entrato nel carcere di Lecce a fine agosto per maltrattamenti in famiglia, si e’ suicidato. Lo annuncia in un comunicato il segretario nazionale del Sappe (Sindacato autonomo di polizia penitenziaria), Federico Pilagatti, secondo cui si tratta “del secondo suicidio in 7 mesi e qualcuno potrebbe dire che sono troppi, ma se dovessimo conteggiare tutti gli interventi dei poliziotti penitenziari che con coraggio e professionalita’ riescono a salvare chi per motivi vari ha deciso di volare oltre le sbarre del carcere, la lista si allungherebbe di molto”. L’uomo, riferisce il Sappe, “era rinchiuso nel reparto R2 (reclusione) e verso l’ 1.30 di questa notte, utilizzando una corda ricavata da un lenzuolo che ha attaccato alla grata della finestra, ha chiuso tutti i suoi conti con la vita e la giustizia”. “Fino a qualche anno fa – afferma Pilagatti – ci si indignava, ci si interrogava anche sui mass media nazionali, ora piu’ niente qualche riga nella cronaca locale ed avanti il prossimo. Eppure questo e’ l’ennesimo episodio di una tragedia continua che ha responsabilita’ molto precise a partire da chi ha voluto consegnare le Carceri italiane all’anarchia”.
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