A Castel Volturno, gli agenti della Squadra Mobile di Bari, assieme ai colleghi della Mobile di Caserta, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip presso il Tribunale di Bari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di una cittadina di 49 anni, gia' nota alle forze dell'ordine.Potrebbe interessarti
La donna, originaria di Benin City era stata convinta a trasferirsi in Italia da una sua connazionale che avrebbe finanziato il viaggio, con 28.000 euro che la stessa avrebbe dovuto successivamente restituire una volta giunta in Italia. Partita dal suo paese, la giovane era stata dapprima trattenuta in Libia, all'interno di un campo con altri migranti, e successivamente imbarcata su un peschereccio assieme ad altre 130 persone. Durante la navigazione verso l'Italia, a seguito del naufragio del natante, due donne erano morte mentre la giovane, dopo l'intervento dei soccorritori, era stata trasferita presso il centro di accoglienza di Lecce. Prelevata da un suo connazionale, era stata quindi accompagnata a Bari e data in consegna all'arrestata che, una volta appreso del suo avanzato stato di gravidanza, l'aveva costretta ad assumere farmaci abortivi che provocarono la forte emorragia. La richiesta di soccorsi e l'intervento di sanitari aveva quindi indotto la 49enne nigeriana ad allontanarsi da Bari fino a stamani quando e' stata rintracciata nel casertano ed arrestata.






