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Fermo produttivo collettivo per i lavoratori dello stabilimento Fca di Pomigliano d’Arco per il prossimo 7 settembre. Lo rende noto la Fiom di NAPOLI, chiedendo un intervento del Governo, e che l’azienda “faccia chiarezza sul futuro industriale, investa sui modelli e favorisca la transizione dai motori tradizionali alle nuove motorizzazioni ibride ed elettriche”. I metalmeccanici della Cgil, sottolineano le “preoccupazioni dei lavoratori” attualmente in cassa integrazione per ristrutturazione, che, spiegano, “doveva dare l’avvio agli investimenti sugli impianti e sui fabbricati per la predisposizione alle future produzioni, ed invece e’ utilizzata per gestire le difficolta’ del mercato”. Il fermo e’ stato comunicato ai lavoratori al rientro dalle ferie estive. “La direzione Fca – hanno spiegato gli esponenti della Fiom – si e’ riservata la possibilita’ di comunicare altre fermate nello stesso mese. Questo fermo crea preoccupazione tra i lavoratori perche’ la Cig doveva dare l’avvio agli investimenti, ed invece e’ utilizzata per gestire le difficolta’ del mercato. Difficolta’ che emergono anche con la scelta dell’azienda di eliminare la produzione della Panda con motorizzazione a gasolio senza nessuna alternativa”. “E’ evidente – aggiungono i metalmeccanici della Cgil – che la situazione industriale per lo stabilimento di Pomigliano d’Arco e il sito logistico di Nola, continua a rappresentare un’incognita negli asset del gruppo Fca”
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