Si sarebbe pentito ed avrebbe gia’ avviato una collaborazione con la Dda di Catanzaro uno dei “rampolli” della cosca di ‘ndrangheta dei Mancuso, Emanuele Mancuso, di 30 anni, figlio del boss Pantaleone, detto “l’ingegnere”. Lo scrive il quotidiano “Gazzetta del Sud”. Se la notizia trovasse conferma, si tratterebbe del primo caso di pentimento all’interno della storica cosca di Limbadi, al centro di molti traffici criminali anche a livello internazionale. Emanuele Mancuso, tra l’altro, e’ il nipote di Rosaria Mancuso, accusata di essere stata la mandante dell’omicidio di Matteo Vinci, ucciso il 9 aprile scorso con una bomba collocata sotto la sua automobile. Nell’attentato rimase ferito anche il padre di Matteo Vinci, Francesco. Emanuele Mancuso, dopo il suo “pentimento”, sarebbe stato portato nel carcere di Rebibbia, dove sarebbe gia’ sottoposto al programma di protezione.
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