#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
App Sinfonia Desktop
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 4 Agosto 2025 - 10:29
24.7 C
Napoli
App Sinfonia Desktop
Maxi blitz contro la Mafia cinese in 24 province
Allarme West Nile in Campania: il virus miete la sesta...
Camorra, Clan Moccia, valanga di scarcerazioni: altri cinque fuori dal...
Oroscopo di oggi 4 agosto 2025 segno per segno
Telemarketing aggressivo, dal 19 agosto parte il blocco delle chiamate...
Bonifici istantanei ancora più sicuri: dal 9 ottobre verifica in...
Napoli, sconfitta con il Brest: serve più concretezza per Conte
Incidente sul raccordo Avellino-Salerno: auto si ribalta, tre feriti. Traffico...
Napoli, pusher marocchino beccato in piazza San Francesco Di Paola
Giovanni Esposito e Susy Del Giudice: il trionfo di “Nero”...
Aversa, ritrovato minorenne scomparso da due settimane: viveva in un...
Napoli, parcheggiatore abusivo, sfonda il vetro di un’auto sotto gli...
Ercolano, arrestato il “pusher benestante”: stupefacenti e 15mila euro in...
Poggiomarino, la violenza giovanile non si ferma: 14enne aggredito dal...
Napoli, microsatellite IREOS-0: al via i test di affidabilità, l’Italia...
Ischia, caso mediatico e giudiziario: arrestato uomo a bordo di...
Ancora multe ai locali della movida del Vomero
Forio, follia in mare: tenta la fuga con un’imbarcazione sotto...
Fiat Grande Panda, tra high-tech e carro attrezzi: benvenuti nel...
Travolto da un’auto mentre era in bici elettrica: grave un...
Napoli, la strage degli operai al rione Alto e quelle...
Auto travolge gruppo di ciclisti in provincia di Bari: 3...
Blitz a Ponticelli: arrestate due donne pusher
Camorra, giudizio immediato per il boss di Bagnoli e il...
Giugliano finge di essere in un’auto delle forze dell’ordine per...
Valle di Maddaloni, attimi di terrore ai Ponti della Valle:...
Campi Flegrei, la terra torna a tremare: scossa di magnitudo...
oroscopo del 3 agosto 2025 segno per segno
Inseguimento da film a Nocera: due carabinieri feriti dopo uno...
Superenalotto, jackpot da 34,3 milioni : nessuno centra il 6....

Napoli, scoperta la truffa delle paternità vendute a migranti irregolari

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

L’Unità Tutela Minori della Polizia Municipale, guidata dal capitano Giuseppe Cortese, porta alla luce una situazione a dir poco anomale. Partono le indagini a metà marzo quando i sanitari dell’ospedale San Paolo di Napoli segnalano al tribunale dei Minori il caso di una ragazza che dopo il parto ha bloccato le pratiche per la registrazione del bambino dicendo che il piccolo non fosse figlio del compagno. Durante gli accertamenti, come riporta Il Mattino, si scopre che la ventottenne, originaria del centro di Napoli, vive con un coetaneo di Ponticelli, pregiudicato, che a sua volta risulta sposato con una ragazza africana. La coppia ha già sei bambine, dai tre ai nove anni, e due di queste sono state riconosciute da due marocchini, pluripregiudicati e destinatari di provvedimento di espulsione, che dopo le pratiche sono scomparsi. La numerosa famiglia ha vissuto in una automobile, poi ha occupato un deposito nella zona occidentale. È un ambiente singolo con il vano di ingresso come unica apertura, nessun punto luce, in condizioni igieniche disastrose, senza acqua né luce e i servizi igienici  fata eccezione di un un water al centro della stanza nascosto da una tenda. Le bambine sono denutrite, alcune hanno bisogno di cure particolari e hanno evidenti difficoltà di linguaggio e relazionali.
Consapevoli anche i genitori che in quelle condizioni le piccole non possono vivere, tentano di dileguarsi. Si trasferiscono da un parente, ma gli agenti riescono a rintracciarli di nuovo e ricostruiscono i loro spostamenti sentendo scuole e pediatri tra Napoli e provincia. Intanto il neonato è ancora al San Paolo. Il tempo scorre e resta poco per riconoscerlo ed è possibile farlo solo in ospedale o nell’ufficio comunale dove risulta residente la famiglia. Così gli agenti organizzano l’appostamento e allo scadere del termine, proprio al decimo giorno, allo Stato Civile di un comune vesuviano si presentano la donna, il compagno, il padre di lui e un marocchino, ufficialmente residente a Torino e pregiudicato. E la situazione appare subito molto chiara: il bambino, così come le due sorelle, stava per essere riconosciuto da un uomo che aveva pagato per avere un permesso di soggiorno da diciotto anni. Il neonato, affidato inizialmente alla direzione sanitaria, si trova ora presso una casa famiglia e ad aprile lo stesso provvedimento è stato preso anche per le sorelline che si trovano in una località protetta.


Articolo pubblicato da Regina Ada Scarico il giorno 13 Luglio 2018 - 09:44

facebook

Ultim'ora

App Sinfonia Desktop

Cronache Podcast

Ascolta “Cronache Podcast” su Spreaker.

Primo Piano

Le Video Storie