Napoli, morto dopo intervento ernia, l’Asl: ‘Faremo chiarezza’

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Sara’ l’autopsia ad accertare le cause della morte dell’uomo deceduto nell’ospedale San Paolo nel quartiere Fuorigrotta di Napoli dopo un’operazione di ernia inguinale: un caso per il quale i familiari hanno sporto una denuncia che ha portato al sequestro della cartella clinica e della salma. Il direttore generale della Asl Napoli 1, Mario Forlenza, ha fatto sapere di aver disposto ulteriori accertamenti volti a verificare eventuali responsabilita’. “Ho acquisito una prima relazione da parte dei due medici chirurghi che hanno operato due volte il paziente nei giorni 10 e 11 luglio scorsi – ha spiegato – Da tale relazione non sembra evincersi, al momento, alcuna responsabilita’. Circostanza che si spera sia confermata dagli esiti del riscontro autoptico”. Nonostante questo, Forlenza ha predisposto accertamenti “da parte del Servizio Ispettivo Aziendale, della struttura Rischio clinico e del Dipartimento Ospedaliero Aziendale”. Ai familiari del paziente deceduto, il direttore generale ha assicurato che “qualora emergeranno responsabilita’ da parte dei medici, procederemo nei modi e termini di legge e di contratto”. A chiedere chiarezza sulla morte del paziente anche l’associazione di consumatori Codici, che parla di “sospetto caso di malasanita'”. “La vittima della vicenda e’ un uomo di circa cinquant’anni che, ricoverato per un’ernia inguinale, e’ deceduto in seguito all’operazione – viene sottolineato in una nota – Sara’ necessario ora chiarire le cause che hanno portato alla morte l’uomo e stabilire le eventuali responsabilita'”. “E’ urgente fare chiarezza – ha commentato il segretario nazionale di Codici Ivano Giacomelli – e punire eventualmente i colpevoli”.




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