Cronaca Nera

Napoli, omicidio Ranieri non convince la versione del 16enne reo confesso del rione Traiano.

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Napoli, La versione del colpo partito per errore e che la scorsa settimana ha ucciso il 38enne Angelo Ranieri al rione Traiano non convince affatto gli investigatori. Il 16enne reo confesso Franco E. è nel carcere minorile di Nisida con l’accusa di omicidio. Secondo il suo difensore, Gaetano Inserra, è  molto colpito da quanto accaduto. Ha ripetuto più volte al pm e al gip del Tribunale dei minori sempre la stessa versione. Ovvero che la sera del 4 giugno stava passeggiando in via Tertulliano con Angelo Ranieri. I due nonostante la grande differenza di età   ( il ragazzino 16 anni e la vittima 38) erano amici. Ranieri da quando si era separato con la moglie che vive al rione Sanità era tornato dalla madre al rione Traiano. Si arran­gia, vive di espedienti. Fa picco­li traslochi e accompagna i bam­bini alle feste, fa il dog sitter. Al rione Traiano conosce Franco, il sedicenne, con il padre in carcere. Il ragazzino vi­ve con la madre, ha finito la scuola media e lavora saltuaria­ mente con il nonno, proprieta­rio di una barca da pesca.

Quasi ogni sera i due si incontrano e fanno passeggiate lungo il rione. E la sera del 4 giugno mentre stavano camminando  vedono qualcosa luccicare in un cespuglio: è una pistola. Il ragazzino la prende e parte un colpo che colpisce all’anca Angelo Ranieri. Lui impaurito scappa e avvisa la mamma di quello che è accaduto. Il ferito nel frattempo viene trasportato in ospedale dal fratello che qualcuno ha avvisato. Ma in ospedale ci arriva in condizioni disperate. Il proiettile ha reciso un arteria. Morirà dissanguato poco dopo. Franco chiama l’avvocato e il giorno dopo si presentano alla squadra mobile per raccontare in lacrime la sua versione. Versione che  continua a non convincere gli investigatori. Il sospetto che ci sia dell’altro dietro l’omicidio di Ranieri e che il ragazzino stia coprendo qualcuno dietro un lauto “stipendio di mantenimento” alla sua famiglia come è  capitato e accertato anche di recente nella storia degli omicidi napoletani. La prossima partita è davanti al Riesame tra qualche giorno.

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