Napoli. E’ caduta l’accusa di associazione a delinquere e l’ipotesi di concussione per induzione e’ stata derubricata in corruzione, ma il giudice della quarta sezione penale del tribunale di Napoli ha condannato a 4 anni l’ufficiale della Guardia di Finanza Fabio Mendella e il commercialista Pietro De Riu. I pm Vincenzo Piscitelli e Claudio Onorati della Procura di Napoli avevano chiesto sette anni di carcere. L’inchiesta era legata a presunte irregolarita’ nelle verifiche fiscali nei confronti dei fratelli imprenditori Francesco e Giovanni Pizzicato. Secondo l’accusa, l’ufficiale e il commercialista avrebbero ricevuto dai Pizzicato denaro e benefit per verifiche fiscali addomesticate, o del tutto omesse. Rate mensili da 15 mila a 30 mila euro, fino a un totale di un milione. Soldi versati a De Riu e nascosti “nelle confezioni di telefonini cellulari”. A raccontare la lunga serie di dazioni sono stati gli stessi Pizzicato, fratelli titolari di varie societa’ e di locali notturni napoletani, gia’ al centro di accertamenti per una frode fiscale internazionale, quando da Lituania e Bulgaria vengono segnalate in Procura alcune anomalie nei conti delle loro societa’. Nel giugno del 2014 l’arresto di Fabio Massimo Mendella, allora comandante provinciale di Livorno.
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