Chiedono scusa al ghanese e all’arma i tre carabinieri arrestati per le false prove di terrorismo

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Tentanto di preparare prove fittizie per arrestare un falso terrorista, poi si pentono e chiedono scusa alla vittima e all’Arma. Protagonisti tre carabinieri in servizio a Giugliano, comparsi davanti al gip del tribunale di Napoli Nord, Vincenzo Saladino, firmatario del- l’ordinanza di custodia cautelare in carcere Amedeo Luongo, Castrese Verde e Giuseppe d’Aniello (sospesi ad horas dal servizio e rinchiusi nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere) per l’interrogatorio di garanzia, i tre militari hanno dichiarato di non riconoscersi nelle azioni perpetrate in quei venti giorni durante i quali hanno realizzato il falso arresto nei confronti di Osman.
I tre carabinieri hanno chiesto scusa al ghanese ma anche alla divisa che indossano, macchiata da accuse pesanti quali falso ideologico, calunnia, detenzione e porto illegale di armi clandestine. Le indagini che hanno portato alla luce l’attività illecita dei tre carabinieri in servizio a Giugliano sono state condotte dalla Guardia di Finanza di Aversa. A coordinare l’attività investigativa è stato il procuratore della Repubblica di Napoli Nord, Francesco Greco, in collaborazione con l’aggiunto Domenico Airoma.
Pur sapendo che Osman era innocente, i tre carabinieri sono accusati di aver posizionato documenti per dimostrare la volontà di compiere un attentato con decine di vittime in un noto centro commerciale di Giugliano. I militari si erano adoperati per far trovare due pistole, volantini del centro commerciale con l’indicazione delle vie d’accesso, una co- pia del Corano e materiale contenente propaganda fondamentalista legata all’Isis, tra cui un quaderno inneggiante ad Allah e diversi manoscritti.
Secondo quanto si è appreso, i tre militari avrebbero portato a termine questa falsa indagine allo scopo di ottenere un encomio. Come si legge nell’ordinanza “questa era un’occasione da sfruttare non solo per la fiducia dei propri superiori gerarchici ma per assurgere agli onori della cronaca quali salvatori della pubblica incolumità ed eroici tutori dell’ordine capaci da soli di sgominare una micidiale cellula terroristica”.


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