The mother Paola Deffendi Regeni attends a march and torchlight procession in memory of his son the Italian researcher Giulio Regeni, who was abducted, tortured and murdered in Cairo (Egypt), in Fiumicello, Italy, 25 January 2018. ANSA/STEFANO LANCIA
La signora Paola Regeni, madre del ricercatore friulano Giulio, ha cominciato questa mattina lo sciopero della fame per protestare contro l’arresto di Amal Fathy, moglie di Mohamed Lotfy, direttore esecutivo dell’ong “Commissione egiziana per i diritti e le libertà (Ecrf)” che sta assistendo la famiglia Regeni al Cairo. Con lei, in staffetta, c’è la legale della famiglia Regeni, Alessandra Ballerini. Ma l’invito rivolto a chiunque sia disponibile a digiunare con loro, come ha confermato la stessa legale, è stato accolto da “tantissime persone”. Dunque, alternatamente, saranno in molti ad astenersi dal cibarsi nei prossimi giorni. Amal Fathy sarebbe accusata di terrorismo dalle autorità egiziane, accusa che in Egitto possono essere punite anche con l’ergastolo e perfino la pena di morte. Per la Efcr si tratta del settimo intervento da parte della Sicurezza egiziana.
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