Giovane napoletana morta a Mestre, una perizia tecnica dovrà chiarire l’incidente

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Sarà una perizia a stabilire la dinamica dell’incidente mortale di dieci giorni fa in cui ha perso la vita Valentina D’Oria, 28 anni,  lungo il Passante di Mestre. Sarà conferito mercoledì 23 maggio, alla cittadella della giustizia di Venezia, l’incarico per l’accertamento tecnico non ripetibile. La ragazza, di Frattaminore, viaggiava su una Fiat Panda assieme ai genitori e alla sorella (era quest’ultima a guidare) in direzione Gorizia, per la festa della prima comunione della figlia del fratello. Appena superato il casello di Spinea e il sottopasso “Miranese”, all’altezza del chilometro 382, però, la loro auto è stata tamponata con violenza da una Nissan Qashqai condotta da Y. P. D., una trentunenne di nazionalità dominicana residente a Malo, nel Vicentino, che procedeva (ovviamente, essendo in autostrada) nella stessa direzione di marcia: l’impatto è stato terribile, l’utilitaria è si è capottata finendo ruote all’aria contro il guardrail della corsia d’emergenza. Purtroppo per Valentina non c’è stato nulla da fare. Inoltre, in seguito al tremendo schianto, hanno riportato gravissime lesioni anche i suoi genitori, entrambi ancora ricoverati all’ospedale dell’Angelo di Mestre (meno grave la sorella, politraumatizzata ma dimessa): la mamma, 61 anni, è tuttora tenuta in coma farmacologico nel reparto di terapia intensiva con innumerevoli fratture; il papà, di 64 anni, politrasfuso, si trova in Ortopedia, ricoverato anch’egli con importanti fratture. Al riguardo, per fissare i funerali della giovane, la famiglia attende il miglioramento delle delicate condizioni di salute dei genitori.

 

 




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