Quattro arresti per l’omicidio del commerciante italiano in Venezuela

SULLO STESSO ARGOMENTO

La polizia venezuelana ha arrestato quattro persone che sarebbero implicate nell’uccisione di Umberto Micalizzi, il commerciante italiano sparito lo scorso 24 marzo e il cui corpo e’ stato ritrovato martedi’ scorso in una fossa comune vicino alla strada che porta da Caucauga a Guatopo, nello stato di Miranda, vicino alla capitale Caracas, nel centro-nord del paese. Fonti ufficiali citate dai media locali hanno riferito che i quattro, tre uomini e una donna, sono stati arrestati in una zona boscosa nota come La Soledad della piccola localita’ di Araguita, nel comune di Acevedo, a poca distanza dal luogo dove e’ stato scoperto il corpo di Micalizzi. Le stesse fonti hanno aggiunto che probabilmente il 60enne italiano e’ stato ucciso per rubargli la moto di grossa cilindrata con la quale stava viaggiando da Puerto la Cruz, sulla costa caraibica, verso Valencia, la capitale dello stato di Carabobo, che non e’ stata ancora ritrovata. Micalizzi era stato visto per l’ultima volta lo scorso 24 marzo nei pressi di Caucagua. Dopo la scoperta del suo cadavere il BMW Motoclub venezuelano ha pubblicato un messaggio sulla sua pagina Instagram lamentando la morte “del nostro compagno Micalizzi” e “condannando con tutta la nostra forza la sua scomparsa in circostanze cosi’ terribili”.


Torna alla Home


Dal 2020 al 2024, si sono verificati 302 suicidi nelle carceri italiane. La Lombardia è stata la regione con il numero più elevato di suicidi in carcere negli ultimi anni (48), seguita dalla Campania (33). Questi dati sono stati resi noti in occasione dei presidi organizzati in 50 città italiane,...
Palazzo Reale di Napoli si prepara ai ponti di primavera e alla grande affluenza turistica in città organizzando una serie di aperture straordinarie e di iniziative per implementare l’offerta culturale al pubblico. Sabato 20 torna l’iniziativa Il sabato dei depositi, aperture straordinarie del terzo sabato del mese, con una visita...
Rosario D'Onofrio, ex procuratore capo dell'Associazione Italiana Arbitri (AIA), è stato condannato a Milano a una pena di 7 anni e 8 mesi di reclusione nell'ambito di un'indagine su un presunto maxi traffico internazionale di droga. La sentenza è stata emessa dal giudice Lidia Castellucci, che ha inflitto complessivamente...
“Maria Calì, ancora negli ultimi mesi, ricordava con molta nostalgia gli anni fecondi trascorsi al Suor Orsola, un contesto nel quale aveva trovato stimoli rilevanti per la sua produzione scientifica e aveva proficuamente lavorato nel forgiare una nuova generazione di storici dell’arte che ne hanno particolarmente apprezzato il rigore...

IN PRIMO PIANO