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Da Napoli col Super Santos, Arienzo il più applaudito alla mini Leopolda del Pd

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Togliersi la giacca per fare una partitella a calcio per strada a Caivano, “uno dei posti più depressi d’Europa”, dove i ragazzi giocano con il “mitico” Super Santos, “pallone famosissimo al sud”. Da immagini come queste deve ripartire il Pd secondo Federico Arienzo, napoletano, 38 anni, uno dei più applauditi all’iniziativa organizzata all’acquario Romano dal senatore Pd Matteo Richetti. Federico è capogruppo del Pd al Comune di Napoli: “Siamo partiti in 130 stamattina alle 6 con due pullman, abbiamo portato la pizza e i Super Santos”. Quel pallone, “una macchia di arancione in mezzo al blu” come cantava Tony Tammaro, Arienzo se lo porta anche sul palco di questa mini-Leopolda. Un simbolo, dice, per un partito che “deve stare per strada, tra gli scugnizzi, gli ultimi dicendogli ci occupiamo noi di voi”. In camicia, con le bretelle, sul palco Arienzo ricorda che “il Pd a Caserta aveva battuto il centrodestra di Nicola Cosentino ma questo non è stato considerato quando si sono composte le liste. Non lo dico perché ci interessano i posti ma perché bisogna ascoltare chi rappresenta il partito sui territori”. A fine intervento viene circondato da giovani e meno giovani si complimentano: “Bravo, sei un animale da palcoscenico”. E lui spiega: “La campagna elettorale l’ho fatta tutta così, così ho vinto le elezioni, Altrimenti senza capi bastone non fai niente”. “Le persone vogliono sapere che ti occupi di loro e che non sei figlio di nessuno”, dice ancora Arienzo a margine. “Per andare dietro ai 5 stelle abbiamo detto che sono incompetenti ma in politica conta la rappresentanza. Noi chi rappresentiamo? Devi capire quale è il tuo campo. Io voglio rappresentare la strada”.


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