Giocare mantiene il cervello giovane e attivo

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Il gioco risveglia la mente. Lo si pratica fin da piccoli, in quanto è un metodo eccellente per scoprire il mondo, e bisognerebbe continuare and utilizzarlo da adulti, per imparare and affrontare situazioni a cui non siamo abituati e per allenare la nostra memoria a ricordare e la nostra mente a ragionare rapidamente secondo la logica. Esistono moltissimi giochi da praticare in età adulta per tenere allenato il cervello: scopriamone alcuni, con i relativi benefici.

 



    Gli scacchi rendono più intelligenti

    Se un tempo gli scacchi erano considerati un gioco elitista, riservato a pochi snob o a geni antisociali, oggi si sono democratizzati e sono entrati in molte delle nostre case. Gli effetti positivi sono svariati: secondo uno studio effettuato dall’Università di Torino, il gioco degli scacchi, se praticato in maniera regolare e costante, permette di aumentare il proprio quoziente intellettivo oltre che a stimolare la creatività e a mantenere in esercizio il cervello. Inoltre, questo gioco favorisce lo sviluppo dell’attenzione e aiuta a compiere scelte attraverso il ragionamento, in modo più consapevole rispetto a quanto siamo abituati a fare. Giocare a scacchi, infatti, richiede capacità analitiche e la memorizzazione di una serie di mosse da impiegare per riuscire a sconfiggere l’avversario, cercando di scegliere bene i propri spostamenti e al tempo stesso di prevedere quelli altrui. Per chi non avesse ancora provato, è giunto il momento di fare la prima mossa su una scacchiera, in marmo e legno come quella di Master Chess, o in materiali meno nobili ma resistenti all’uso.

    Poker e blackjack favoriscono la concentrazione e la creazione di strategie

    In un’epoca in cui la nostra mente salta da una notizia a un’altra e si perde in una comunicazione sempre più frammentata, dove la mancanza di attenzione può portare ad importanti conseguenze in ogni ambito della nostra vita, le carte aiutano a ritrovare la concentrazione. Lo conferma uno studio effettuato dal Max Planck Institute di Berlino, citato tra gli altri dal dottor Giuseppe Alfredo Iannoccari, presidente di Assomensana, l’associazione di neuropsichiatria italiana. Prendendo d’esempio il blackjack, per vincere è necessario totalizzare con le proprie carte il numero più alto possibile, senza superare 21. Il principio di base sembra semplicissimo, ma nasconde una strategia piuttosto fine, basata sul calcolo delle probabilità, che richiede capacità matematiche e mnemoniche specifiche: saper contare mentalmente in maniera rapida e memorizzare le giocate già avvenute per stimare con precisione le possibilità di vincita. Agire in modo automatico, come potrebbe avvenire con un gioco più semplice come la dama, non è contemplato. Le strategie, dalla divisione di coppia all’abbandono, sono differenti, e oltre al ragionamento richiedono ai giocatori di agire in modo risoluto e piuttosto rapido. Poco importa la location: che giochiate al tavolo di casa con amici e parenti, in un casinò storico e dall’atmosfera ovattata come quello di Venezia Casino per una serata di svago all’insegna del lusso oppure online contro avversari virtuali su piattaforme come Betway Online, dove oltre alle versioni standard ci si può cimentare in varianti più o meno sconosciute, questi grandi classici stimoleranno la vostra mente alla riflessione.

    Il bridge e i giochi da tavolo aiutano a socializzare

     

    L’interazione con un gruppo sociale variegato apporta diversi benefici: oltre a tenere la mente sveglia e attiva, a permettere uno scambio di informazioni e a rendere possibile l’apprendimento di cose che in precedenza non si conoscevano, ha il merito di incidere positivamente sulla psiche umana, creando relazioni e facendo sentire le persone parte di un gruppo, di una comunità che ha a cuore il loro benessere ed è a disposizione in caso di necessità. Se i circoli del bridge, della canasta e del burrascoso hanno tanto successo, soprattutto tra le persone di una certa età, non è solo perché consentono di giocare a carte, ma anche e, in alcuni casi, soprattutto, perché rappresentano un appuntamento fisso grazie al quale le persone escono dal proprio isolamento e si ritrovano in un ambiente sicuro. Gli effetti positivi del gioco sulla mente, in questo senso, sono indiretti ma molto evidenti. Il bridge ha anche altri risultati sul nostro cervello, come hanno spiegato qualche anno fa al New York Times i responsabili di uno studio dell’Università della California – Irvine, che ha studiato soggetti residenti in una casa di riposo americana. Richiedendo molta memoria e strategia, il gioco ci permette di mantenere la mente attiva ogni volta che ci sediamo al tavolo, allontanando il più possibile l’insorgenza della demenza senile.

    Nel corso della nostra esistenza utilizziamo solo una piccola parte delle nostre capacità cerebrali. Il gioco, che sia di carte, da tavolo o di un altro genere, ci aiuta a stimolarle, svilupparle ed affinarle, da giovani come da adulti. Chi vorrebbe rinunciare a tale occasione?


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