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Crollo all’ex convento di Napoli, salvato anche il quarto operaio coinvolto

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. nell'ex convento: tratto in salvo il quarto che era rimasto sotto le macerie. I hanno estratto il quarto uomo che stava lavorando in piazzetta San Gaetano alla ristrutturazione del muro di un ex convento. L'uomo è stato trasportato in ospedale dove si trova ricoverato in codice rosso. Altri tre operai che erano al lavoro stamane in via San Paolo nella zona dei Tribunali erano riusciti a mettersi in salvo quasi subito. A crollare il muro perimetrale dell'ex monastero dove erano in corso lavori di ristrutturazione. Sul posto la polizia e i vigili del fuoco, oltre alle ambulanze per controllare che non vi siano altre persone coinvolte. I lavori sul Complesso di San Paolo Maggiore sono iniziati a agosto 2017 nell'ambito del “Grande Progetto Centro storico di Napoli – Valorizzazione del sito UNESCO” lanciato dal Comune. Il progetto di restauro e valorizzazione mira a potenziare i valori culturali ed economici del sito, con l'allestimento del museo dell'opera e della pinacoteca, la sistemazione del chiostro e della sala auditorium e la realizzazione di spazi di accoglienza e di promozione didattica. Alla fine dei lavori, per 3 milioni di euro, prevista la prossima estate, il Complesso di San Paolo Maggiore sarà inserito all'interno di un sistema museale territoriale di rilevanza cittadina. La basilica, di cui faceva parte un convento, è situata in corrispondenza dell'agorà greca (e successivamente del foro romano) in Piazza San Gaetano, ed è stata costruita a cavallo del 1600 sui resti del tempio dei Dioscuri (I secolo), di cui restano due colonne di ordine corinzio con i relativi architravi che spuntano dalla facciata. La basilica ospita all'interno due importanti opere: l'Angelo custode di Domenico Antonio Vaccaro (una delle più importanti sculture napoletane del XVIII secolo) e la sacrestia di Francesco Solimena (fine XVII secolo). Adiacenti al convento ci due monumentali chiostri.


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