Cinquantasei persone, quasi tutte del provincia di Napoli e in particolare della zona stabiese e dei Monti Lattari, sono stati rinviati a giudizio dalla Procura di Lagonegro con l’accusa di truffa ai danni di una nota compagnia assicurativa. In pratica intestavano le loro auto, attraverso una serie di documenti falsi, a persone inesistenti e in qualche caso addirittura decedute, pur di risparmiare sulla polizza assicurativa. Con la complicità di undipendente-talpa all’interno della compagnia assicurativa gli automobilisti-furbetti sarebbero riusciti a far risultare di essere residenti in provincia di Potenza, abbattendo di oltre il 50% la quota assicurativa per l’auto da versare. Ma, in realtà, vivevano e circolavano tra Napoli e la provincia.
Secondo gli inquirenti il gruppo avrebbe “falsificato e alterato il contratto e il contrassegno assicurativo dell’auto in modo da riprodurre dei cloni”.
Oltre alla dipendente “infedele” al centro dell’inchiesta c’è anche un uomo della zona dei Lattari che avrebbe svolto il ruolo di procacciatore di clienti. In pratica il “mediatore” che avrebbe inoltrato i documenti contraffatti alla compagnia assocurativa.
Napoli – Una settimana di controlli intensivi ha interessato il Golfo di Napoli, dove le… Leggi tutto
San Vito Lo Capo è uno dei punti di partenza principali per esplorare la costa… Leggi tutto
Ancora una porta sbattuta in faccia alla Regione Campania sulla sanità. Nonostante il parere favorevole… Leggi tutto
Un nodo infrastrutturale mai risolto, che ora — dopo oltre 15 anni di disagi —… Leggi tutto
La sicurezza a Napoli non va in vacanza. È questo il segnale chiaro e forte… Leggi tutto
Per molti italiani, il lunedì mattina rappresenta il momento più faticoso della settimana. Il ritorno… Leggi tutto