Papa Francesco si trova in Cile per una visita pastorale e proprio durante uno dei suoi incontri, in special modo quello che ha visto radunarsi nella spianata di O'Higgins a Santiago del Cile giovani e adulti tra canti e danze, viene colpito da un oggetto.Potrebbe interessarti
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Dalle immagini che hanno fatto rapidamente il giro del mondo non si è capito di cosa si trattasse. poi è stato chiarito che era solo un giornale lanciato sulla testa del Pontefice da uno dei presenti. Naturalmente per il Santo padre nessun danno grave alla sua salute anche se si sta indagando per cercare il responsabile e capire se sia trattato di un gesto isolato o se possa essere ricondotto alle proteste che si sono verificate alla "Marcia dei poveri".
Un po’ di paura per papa Francesco a Santiago, prima tappa della sua visita pastorale in Cile prima di raggiungere il Perù. A bordo della “Papa-mobile”, mentre salutava i fedeli festanti riunitisi in strada al suo passaggio, il Pontefice è stato colpito al volto da un “oggetto volante” lanciato da qualcuno in mezzo alla folla. Guardando le immagini del video dell’episodio, che è rimbalzato sulle tv e sui principali siti web di tutto il mondo, si vede chiaramente che papa Francesco viene colpito sulla guancia sinistra da un oggetto, forse un giornale o un fazzoletto (in un primo tempo si era parlato di un cappello), lanciato dalla folla. Il gesto per fortuna non ha avuto conseguenze: l’oggetto cade subito dopo senza ferire il Papa, che senza scomporsi continua a sorridere, salutando la folla. Come nel suo stile più tardi papa Francesco ha scherzato sull’episodio testimoniato dalla diretta delle tv cilene. Non è chiaro se si tratti di un gesto isolato o se il lancio rientri nelle proteste da parte dei promotori della cosiddetta “Marcia dei poveri” e dai rappresentanti della diocesi di Osorno che chiedono al Papa l’allontanamento del vescovo locale. Poco dopo c’è stato l’incontro tra il Pontefice e una delegazione di vittime di abusi da parte di preti pedofili, a cui Francesco ha chiesto ufficialmente scusa a nome della chiesa.





